Quadro sequestrato a Palazzo Diamanti. Sgarbi: “La vicenda non mi riguarda”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
“La vicenda non mi riguarda in alcun modo e si tratta di un clamoroso errore”. Vittorio Sgarbi, replica all’inchiesta congiunta di Fatto Quotidiano e Report, che ipotizza che due opere, provenienti dalla Collezione Cavallini-Sgarbi, esposte dal critico d’arte a Palazzo dei Diamanti di Ferrara e al Mart di Rovereto (istituzioni di cui Sgarbi è presidente) siano rubate. “La scultura “Madre e figlio” di Raffaello Consortini, esposta al Mart di Rovereto nel 2023 è un’opera diversa da quella indicata da Il Fatto Quotidiano – sottolinea Sgarbi -. (Estense.com)
Ne parlano anche altri giornali
BOLOGNA – “Si tratta di un errore di alcuni organi di stampa, non sono indagato”. Si difende Vittorio Sgarbi, finito ancora una volta sotto i riflettori per aver esposto, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara e al Mart di Rovereto, due opere appartenenti alla sua collezione privata e che potrebbero essere state rubate. (La Repubblica)
Il sequestro, secondo quanto ricostruito da Report e dal Fatto Quotidiano, è avvenuto a Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, tre giorni prima dell’inaugurazione dell’esposizione Il Cinquecento a Ferrara, curata da Vittorio Sgarbi (Rai Storia)
Un quadro del Seicento sparisce da una mostra senza che nessuno lo sappia. Una statua ricompare dopo un furto in un’altra esposizione, senza che nessuno se n’accorga. (Il Fatto Quotidiano)
Una pala d’altare dal titolo Compianto sul cristo morto della metà del XVII secolo prestata da Vittorio Sgarbi, presidente recentemente confermato della Fondazione Ferrara Arte, al Palazzo dei Diamanti per la mostra Ferrara e il Cinquecento è stata sequestrata dai carabinieri e spedita a Roma al reparto operativo del Nucleo Tutela Patrimonio lo scorso 9 ottobre, pochi giorni prima dell’inaugurazione. (Estense.com)