Bruno Bolchi morto: prima figurina Panini, capitano dell’Inter a 21 anni, era il «Maciste» del calcio
Di Redazione Sport Centrocampista milanese, ha giocato anche con Atalanta e Torino. Da allenatore, è stato protagonista del Bari dei miracoli. Ma la mia figurina l’ho solo su Whatsapp Il calcio dice addio a Bruno Bolchi. È morto nella tarda serata di ieri, martedì 27 settembre 2022, a 82 anni in un ospedale di Firenze dopo una lunga lotta con un tumore che aveva domato anni fa. Nato a Milano il 21 febbraio 1940 — di viale Monza 87, prima del ponte della ferrovia— , viveva da tempo a Pieve a Nievole (Pistoia). (Corriere della Sera)
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Appesi gli scarpini al chiodo è diventato allenatore sedendo sulle panchine, fra le altre, di Atalanta, Bari, Reggina, Brescia, Lecce, Monza, Genoa , Pisa e Ternana. Nella sua lunga carriera da calciatore ha militato in serie A nell’Inter (con cui vinse anche lo scudetto nel 1963 e divenne per tutti Maciste per il suo fisico possente), nell’Atalanta e il Torino. (Terni in rete)
È scomparso all'età di 82 anni Bruno Bolchi. Il milanese, protagonista da calciatore con l'Inter dal 1954 al 1963, nazionale nel 1961, è stato il tecnico dell'Avellino nella stagione 1991/1992 (in Campania ha guidato anche il Sorrento nel 1974/1975). (Ottopagine)
All'età di 82 anni è morto Bruno Bolchi. In carriera ha allenato, tra le altre, Atalanta, Lecce, Genoa, Reggina e Messina. (SportAvellino.it)
Il Corriere dello Sport ha buone nuove sull’Inter e il possibile passaggio di proprietà nerazzurro, che dovrebbe avvenire entro il 2024. E’ entro quella data che Zhang dovrà restituire i 300 milioni di prestito ricevuti sa Oaktree, e gli occhi sono puntati sul mercato americano dentro cui può nascondersi il prossimo proprietario dell’Inter. (Inter News 24)
LE DIFFICOLTÀ – Il giornalista Guido De Carolis valuta i pericoli in vista di Inter-Roma: «Secondo me rischia di più Simone Inzaghi, perché l’Inter è partita male in questo inizio di campionato. Inzaghi è oggetto di diverse critiche per le sue scelte in questo inizio di stagione con l’Inter. (Inter-News)
Esistono diversi punti di vista riguardo l’effetto, nel breve termine, che può causare la prima pausa di campionato, ovviamente il più delle volte legato al contesto vissuto dalla squadra al momento dello stop: solitamente interrompere una serie positiva importante, come quella vissuta dalla Reggina in questo sfolgorante inizio di torneo, appare piuttosto inopportuno per la paura, magari ingiustificata, di spezzare il fil rouge con la vittoria; d’altro canto lo stesso Inzaghi ne ha evidenziato l’utilità per un richiamo atletico di una condizione che, per forza di cose, rischiava alla lunga di pagare pegno rispetto a chi è partito prima, e dunque non si vede perché non ci si debba fidare di lui. (TuttoReggina.com)