Stellantis affonda e trascina in rosso le Borse europee

Condividi questo articolo Pubblicità Piazza Affari si è confermata la peggiore tra le borse europee in una giornata particolarmente difficile per Stellantis, che ha registrato un crollo del 13,94%, trascinando con sé tutto il settore automobilistico. A metà giornata, l’indice Ftse Mib ha segnato un calo dell’1,55%, scendendo a 34.190 punti, pesantemente influenzato dal “profit warning” emesso dalla casa automobilistica italo-francese. (la VOCE del TRENTINO)

La notizia riportata su altri giornali

Quest'ultima è indicata da indiscrezioni di stampa come protagonista di una possibile fusione con Stellantis. Stellantis peggiora ulteriormente in Piazza Affari dopo il ribasso delle stime sull'intero esercizio. (Tiscali Notizie)

La revisione, spiega il gruppo, è dovuta “ai problemi di performance in Nord America e al deterioramento nelle dinamiche globali del settore“. Il margine del risultato operativo (differenza tra i costi e i ricavi della produzione, ndr) è ora indicato tra il 5,5% e il 7% dei ricavi mentre in precedenza l’azienda parlava di “double digit”, ossia un margine di almeno il 10%. (Il Fatto Quotidiano)

Alle ore 12.00 il titolo lasciava sul terreno il 14% a 12,51 euro, dopo aver oscillato tra un minimo intraday di 12,45 euro e un massimo di 13,724 euro. Giornata molto negativa per Stellantis al FTSEMib. (SoldiOnline.it)

Dominano le vendite sulle principali Piazze finanziarie europee, Piazza Affari compresa. Vengono così messe da parte le buone performance della passata ottava in scia alle misure di stimolo annunciate dalla Cina per risollevare l’economia. (Borse.it)

"Il deterioramento nelle condizioni globali del settore si traduce in una previsione di mercato per il 2024 a un livello inferiore rispetto all’inizio dell’anno mentre le dinamiche competitive si sono intensificate per effetto sia della maggiore offerta sia dell’accresciuta concorrenza cinese”. (Liberoquotidiano.it)

TORINO – Stamattina il titolo Stellantis a Piazza Affari ha mostrato una flessione del 10,45% raggiungendo i 13,04 euro, il minimo dall’ottobre 2022. Il crollo è da imputare a problemi di performance in Nord America e a dinamiche globali nell’automotive. (Quotidiano Piemontese)