Astoria, ecco ’Parthenope’ di Sorrentino
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Un biglietto per il cinema ai primi dieci lettori che, questa sera, consegneranno questa pagina alla cassa della multisala Astoria e dalle 18.30. In sala arriva Parthenope. Diretto da Paolo Sorrentino, racconta il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore... (il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il 24 ottobre, dopo essere stato presentato al Festival del Cinema di Cannes, è arrivato nelle sale italiane Parthenope, l'ultimo film di Paolo Sorrentino. Un viaggio all'interno di una voluttuosa e ad un tempo candida giovinezza che si consuma sullo sfondo di Napoli, raccontandone le contraddizioni attraverso immagini dal sapore onirico e nostalgico. (Fanpage.it)
Alla fine ce l’ha fatta Sorrentino a girare una sorta di trasposizione cinematografica di “Ferito a morte”. Era il suo cruccio. Forse lo è ancora, chissà. Parthenope, ovvero alla fine Sorrentino ce l’ha fatta a girare il suo “Ferito a morte” (IlNapolista)
Per lei si tratta della prima esperienza cinematografica in assoluto. Si chiama Celeste Dalla Porta ed è la giovanissima protagonista del nuovo film di Paolo Sorrentino: in Parthenope interpreta il ruolo della giovane protagonista, che da adulta ha il volto dell'attrice navigata Stefania Sandrelli. (La Gazzetta dello Sport)
E il racconto, da fortemente personale com’era con “È stata la mano di Dio”, si allarga alla mitologia, alla città, a quello che con essa si identifica. E si resta al Sorrentino di sempre. (ilgazzettino.it)
Questo film (ha spiegato Paolo Sorrentino in un’intervista pubblicata su Rolling Stone): “Era un guardarsi indietro per capire come alla mia età si può ancora guardare avanti”. (MOW)
Il regista napoletano costruisce il suo film più universale. Che sia Napoli uno dei pochi posti al Mondo senza non luoghi? Parthenope, Sorrentino alla ricerca del senso della vita con un sanfedismo di maniera sullo sfondo (IlNapolista)