Sopravvissuti all’atomica, impegno per la pace

Il Comitato norvegese del riconoscimento ha deciso di premiare chi, attraverso il sacrificio e la memoria, si batte per un mondo libero dalle armi nucleari. Una logica precisa, anzi ineluttabile, vista la situazione globale. Le potenze nucleari modernizzano e potenziano i loro arsenali, nuovi Paesi ambiscono ad armi atomiche, e la minaccia di usarle è sempre più reale nelle guerre in corso. Non è una novità che la minaccia atomica sia evocata con allarmante leggerezza, e la fine dell’umanità appare oggi meno remota di quanto ci piacerebbe credere. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altri media

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani esprime viva soddisfazione per l’insigne riconoscimento conseguito dall’organizzazione antinucleare giapponese Nihon Hidankyo: Premio Nobel per la pace 2024. (Tecnica della Scuola)

I funzionari di Nihon Hidankyo, l'organizzazione giapponese dei sopravvissuti ai bombardamenti atomici statunitensi su Hiroshima e Nagasaki, hanno tenuto una conferenza stampa sabato, il giorno dopo che il gruppo è stato annunciato come destinatario del Premio Nobel per la Pace di quest'anno. (Il Sole 24 ORE)

Cagliari. (SARdies.it)

Soprattutto è un messaggio nei confronti dei leader delle grandi potenze: che hanno speso belle parole in questi anni sui passi da compiere verso il disarmo nucleare, ma non è quello a cui stiamo assistendo però”. (la Repubblica)

Nel pomeriggio di Hiroshima stava seguendo la diretta da Oslo senza troppa attenzione, assorto nei suoi pensieri e senza particolari aspettative, quando ha sentito pronunciare il nome Nihon Hidankyo, quale premio Nobel per la Pace per il 2024. (Il Fatto Quotidiano)

Brescia – “Troppo tardi glielo hanno dato”. “Sono contenta per loro – aggiunge poi – e spero che questo magari aiuterà a smuovere un po’ la gente. (IL GIORNO)