Manovra, dal taglio del cuneo fiscale ai fringe benefit a mille euro per chi non ha figli: le misure confermate e quelle a rischio

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Corriere della Sera INTERNO

A partire dal taglio del cuneo fiscale, per il quale è già stata ipotizzata una proroga, gran parte delle misure a sostegno dei lavoratori e delle famiglie finanziate con l’ultima legge di Bilancio scadrà entro fine anno. È il caso della tassa sui premi di risultato al 5%, delle decontribuzione per le donne lavoratrici con almeno due figli, della deduzione al 120% per le assunzioni a tempo indeterminato e di diverse altre agevolazioni. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

ROMA — Il taglio dei bonus fiscali è il Sacro Graal della politica economica italiana. Tutti lo vogliono, lo invocano, lo cercano per coprire manovre impossibili. Nessuno lo fa. La verità, come sempre è nei numeri. (la Repubblica)

L’idea del governo Ecco il progetto che ha in testa il governo in vista della rimodulazione dell'Irpef. Le risorse non sono molte e, dunque, l'esecutivo Meloni (ch… (La Stampa)

Le cosiddette tax expenditure - entreranno nel menù della prossima manovra. (Il Sole 24 ORE)

L’esecutivo di Giorgia Meloni punta a proporre una legge di bilancio da 23-25 miliardi di euro e circolano già diverse ipotesi su quali misure saranno confermate, inserite o cancellate. La nuova mossa che il governo potrebbe realizzare con la prossima Manovra economica è quella di alleggerire l'Irpef per i redditi fino a 50mila euro, cioè il ceto medio. (Sky Tg24 )

Se non altro, dal punto di vista della gestione fiscale ed economica: all’orizzonte si intravede la terza legge di Bilancio targata centrodestra, un passaggio cruciale per il governo di Giorgia Meloni, impegnato a reperire le risorse necessarie per confermare le misure approvate negli scorsi anni e, eventualmente, per introdurne altre (come la nuova quota 41 per le pensioni, caldeggiata dalla Lega del vicepremier Matteo Salvini). (QuiFinanza)

Con l’obiettivo di trovare per il 2025 maggiori risorse - si punta a due miliardi in più - rispetto ai quasi 11 miliardi già impegnati quest’anno. La richiesta del governo per ottenere il via libera da Bruxelles è partita nei giorni scorsi. (ilmessaggero.it)