Perché è così difficile fermare gli incendi a Los Angeles
(Questo testo è stato pubblicato sulla Rassegna Stampa, la newsletter che il Corriere riserva ai suoi abbonati. Per riceverla occorre iscriversi a Il Punto: lo si può fare qui) La parola più temuta è «ember», che in inglese indica i tizzoni di brace volanti. Trasportati dal vento, possono arrivare anche a tre chilometri di distanza. Secondo uno studio dell’Insurance Institute for Business & Home Safety (Ibhs) americano, il 90% delle case e degli edifici bruciano a causa di questi frammenti ardenti che volano. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Attualmente sono almeno cinque gli incendi che imperversano a Los Angeles. In questo disastro devastante, sono stati confermati cinque morti e a 130mila persone è stato consigliato di evacuare le loro case per sicurezza. (Vogue Italia)
Le fiamme che da giorni avvolgono Los Angeles sono forse l’immagine scioccante e reale di quello che i cambiamenti climatici stanno facendo al nostro pianeta. (ilmessaggero.it)
Come riportato anche da Polygon, la sede di Riot a Santa Monica si trova a pochi isolati dalle zone di evacuazione attualmente segnalate per l’incendio del Pacific Palisades, il più grande tra i cinque principali roghi nella contea di Los Angeles (Spaziogames.it)
C’è Marco Sonzini, l’ingegnere del suono nato a Piacenza ma ormai residente da anni a Los Angeles, che è stato costretto a fuggire da Hollywood incendiata e che si è trovato la macchina sepolta da un albero: completamente distrutta. (Libertà)
Questa clip del ‘Palisades Fire’ è tratta dalla telecamera The ALERTCalifornia Temescal Trailhead e mostra come, in un periodo breve di tempo (90 minuti), il vento intenso sia in grado di far precipitare unasituazione già critica in una zona di Palisades. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Inferno di fuoco a Los Angeles, migliaia di persone evacuate e in fuga, diversi morti accertati, oltre mille edifici distrutti. In fumo le case di tantissime star, da Anthony Hopkins a Billy Crystal, da Paris Hilton ad Adam Brody e Jamie Lee Curtis. (DiLei)