Luciana Littizzetto: "L'Europa è nata per la pace, e l'Italia ripudia la guerra"

Luciana Littizzetto: "L'Europa è nata per la pace, e l'Italia ripudia la guerra" Luciana Littizzetto aderisce a "Una piazza per l'Europa", la manifestazione nata da un’idea di Michele Serra. Il videomessaggio della comica e attrice alla piazza di Roma: "Veniamo dall'Europa, il continente che difende la libertà, la democrazia e lo stato di diritto. Qui vogliamo continuare a pronunciare parole essenziali come LGBTQ+, diversità, femminismo, disabilità, antirazzismo (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri media
Non servono altri commenti», dice il ministro, riferendosi alla partecipazione della comica di Che tempo che fa alla manifestazione organizzata a piazza del Popolo da Michele Serra. (leggo.it)
Certamente, non è soltanto lui, ma si potrebbe dire che trattasi plasticamente di ritratto di una intera esiziale generazione di quelli che una volta si chiamavano RADICAL SHIT (pardon, CHIC), comunisti col Rolex (de noantri), nipoti abbastanza poco nobili dei ben più affascinanti Champagne Socialist, BoBò (bourgeois bohèmien), persino Barbudos (sempre col Rolex, come Fidel Castro). (Il Giornale d'Italia)
Lo sfregio alle forse armate andato in scena a Che Tempo che Fa per bocca di Luciana Littizzetto continua a far discutere. La comica, interpellata dal conduttore Fabio Fazio, ha lanciato un'invettiva contro il nostro esercito sostenendo che i nostri militari sono buoni solo per organizzare partite di calcetto nelle caserme. (Liberoquotidiano.it)
A stigmatizzare oggi le parole della comica torinese rilasciate in tv da Fabio Fazio, è il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti, attualmente presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico Italiano. (CremonaOggi)
Lucianina Littizzetto nel mirino di Matteo Salvini. La spalla destra di Fabio Fazio a Che tempo che fa ha scatenato la scorsa settimana parecchie polemiche per le sue parole sui militari. (Liberoquotidiano.it)
Quando saliva sul palco, invece degli applausi, veniva accolto da un spettatore particolarmente rumoroso che, rompendo il silenzio del pubblico, lo invitava a iniziare con un secco “Ahò… facce ride’“. (la VOCE del TRENTINO)