Il Pm chiede l’ergastolo per Filippo Turetta

GUARDA IL SERVIZIO VIDEO. Una sentenza di ergastolo e una richiesta di carcere a vita. Nella giornata contro la violenza sulle donne, nelle aule dei tribunali sono stati affrontati i due casi di femminicidio avvenuti nel 2023 dei quali si è più discusso a livello nazionale. Oggi è arrivato il verdetto nel processo ad Alessandro Impagniatiello, accusato di aver ucciso con 37 coltellate l’ex compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, e di averne occultato il cadavere. (Il Friuli)

Su altre fonti

È un passaggio dell'intervento di Stefano Tigani, legale di parte civile per il papà della giovane donna uccisa dall'ex fidanzato. Filippo Turetta "ha ritenuto di prendersi gioco di tutti, anche in questo processo, e soprattutto non si è mai pentito, non ha mai chiesto perdono e qui, accanto a noi, c'era seduto Gino Cecchettin". (L'HuffPost)

«Adesso scrive una lista di cose che non andavano con Pippo perché devo autoconvincermi di aver fatto la scelta giusta anche se mi manca da matti e sto morendo dentro al pensiero di farlo soffrire». È il 31 luglio dello scorso anno e verga un memorandum che ieri il pm Andrea Petroni ha in parte letto: «Si lamentava quando mettevo meno cuori del solito; necessitava di messaggi molte volte al giorno; ha idee strane riguardo al farsi giustizia da soli per i tradimenti, alla tortura, robe così; quando lui ha voglia tu non puoi non averne se no diventa insistente; non accetta le mie uscite con la Bea e la Kiki; tendenzialmente i tuoi spazi non esistono; lui deve sapere tutto, anche quello che dici di lui alle tue amiche e allo psicologo; durante le litigate dice cattiverie pesanti e quando l’ho lasciato mi ha minacciato solo per farmi cambiare idea... (Corriere della Sera)

Per tutti i legali interventi brevi, nello stile di questo processo con rito immediato, nel richiamare «l'abominio e la crudeltà del delitto», citando le «inequivocabili carte» prodotte dalla Procura attraverso le indagini. (Il Mattino di Padova)

Turetta, legale Cecchettin: "Non si è mai pentito, non ha chiesto perdono"

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la procura di Venezia ha chiesto il massimo della pena per Filippo Turetta, il ventitreenne di Torreglia, in provincia di Padova, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata, Giulia Cecchettin, l’11 novembre del 2023. (ilmessaggero.it)

Davanti alla Corte d'Assise il pm di Venezia Andrea Petroni, al termine della requisitoria, ha chiesto la pena massima per l'ex fidanzato della ragazza di 22 anni uccisa l'11 novembre del 2023. Il pubblico ministero con una memoria scritta, in due ore e mezzo di intervento, ha ricostruito i fatti, negando ogni possibile elemento difensivo. (La Gazzetta dello Sport)

(Adnkronos) – “Turetta non si è mai pentito per l’omicidio di Giulia Cecchettin, non si è mai scusato. La scorsa udienza Gino Cecchettin era qui e lo poteva fare”. Nell’udienza del processo a Filippo Turetta, imputato per l’omicidio di Giulia Cecchettin, interviene l’avvocato Stefano Tigani, legale di parte civile di Gino Cecchettin, papà della ventiduenne uccisa dall’ex fidanzato. (CremonaOggi)