Proroghe e rabbia in spiaggia: "Siamo delusi dal governo. Indennizzi, una presa in giro"

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il Resto del Carlino INTERNO

Delusi, arrabbiati, traditi. I bagnini salvano ben poco del decreto che pone i bandi per i rinnovi delle concessioni balneari entro il 2027, o addirittura al 2028. "Uno schiaffo per i bagnini - dice un arrabbiato Mauro Vanni presidente di Confartigianato imprese balneari -. Questo governo ha prodotto un risultato peggiore di quelli dei governi precedenti. Ci spacciano la proroga delle concessioni, ormai inevitabile, come un buon risultato, mentre non tutelano le imprese. (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Non si poteva lasciare un settore così importante del turismo italiano alla deriva e allora, alla fine, si è deciso di agire: ma lo si è fatto nel peggiore dei modi e, come si dice, la toppa è peggio del buco”. (LuccaInDiretta)

“Il decreto Balneari approvato dal Governo spiana finalmente la strada a una riforma intelligente ed efficace delle concessioni delle spiagge nel nostro Paese. Manteniamo così l’impegno a tutelare gli interessi di migliaia di lavoratori e delle famiglie, coloro che mandano avanti un segmento fondamentale della nostra economia del mare”. (BlogSicilia.it)

«Oggi il re è nudo: anche questo governo dice che le evidenze per le concessioni balneari si dovranno fare, ma nel provvedimento di Roma ci sono lacune tecniche». (Corriere della Sera)

Il governo Meloni non voleva certo raddoppiare i canoni sulle concessioni balneari. Persino le associazioni dei balneari non avevano detto nulla. (il manifesto)

"La partita non è ancora chiusa, spero e credo che ci sia ancora un margine per intervenire sul decreto in fase di attuazione. Così l’onorevole della Lega Elisa Montemagni (in foto) non si nega al confronto, mentre monta come il mare grosso la protesta dei balneari, e prova a rassicurare la categoria "Perché – dice – comprendo la loro preoccupazione". (LA NAZIONE)

"Abbiamo raggiunto un'intesa comune" con l'Italia sulle concessioni balneari, l'adozione del decreto legge "è un passo importante nella giusta direzione" e "speriamo" di chiudere la procedura d'infrazione, "ma lo faremo soltanto quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto Ue". (Tiscali Notizie)