Siria, Assad riparato in Russia senza avvertire nessuno (la ricostruzione della fuga)
Roma, 13 dic. – Assad non ha detto praticamente a nessuno della sua intenzione di lasciare la Siria, mentre i ribelli guidati dagli islamisti di Hayat Tahrir al Sham si preparavano a prendere Damasco. Lo riporta l’agenzia Reuters, citando quattordici persone a conoscenza dei fatti.Poche ore prima della sua partenza per Mosca, il presidente ha addirittura assicurato, durante un incontro con una trentina di dirigenti dell’esercito e dei servizi di sicurezza, che gli aiuti militari russi erano imminenti e li ha esortati a resistere, ha riferito l’agenzia citando uno degli agenti presenti che ha richiesto l’anonimato. (Agenzia askanews)
Ne parlano anche altri media
LONDRA – Le indiscrezioni dicono che Bashar al-Assad andrà a vivere in uno dei grattacieli di lusso della nuova Mosca, sorta dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Scegliendo di fuggire fra le braccia di Putin in Russia, il presidente siriano è diventato l’ultimo in una lunga serie di dittatori che si rifugiano all’estero in un Paese disposto a ospitarli. (la Repubblica)
E anche il Cremlino, che sembra voler prendere le distanze dalla disfatta del suo alleato, non ha voglia di pubblicizzare troppo la presenza del suo 'ingombrante' ospite, mentre inizia a costruire legami con i nuovi uomini al comando della Siria nel tentativo di mantenere le sue basi nel Paese. (Adnkronos)
"Non ho lasciato la mia patria in modo pianificato, come cercano di far credere. Lo ha rivelato lo stesso ex presidente siriano in un messaggio pubblicato sulla pagina social dell'ufficio presidenziale. (L'HuffPost)
Da pochi giorni Bashar al-Assad, il deposto dittatore siriano, ha cominciato una nuova vita a Mosca, dopo avere tiranneggiato il proprio Paese per un quarto di secolo come suc… (la Repubblica)
Da Viktor Yanukovich, leader ucraino scappato dopo la rivoluzione di Maidan, a Edward Snowden: ecco chi sono (Sky Tg24 )
I suoi appelli affinché il Cremlino intervenisse in difesa del regime, tuttavia, sono rimasti inascoltati. Bashar al-Assad, d’altro canto, sapeva che non sarebbe giunto alcun aiuto esterno. (Corriere del Ticino)