Il primo porto “made in China” sudamericano

“Mentre c’è chi erige staccati, noi costruiamo ponti”. E porti, verrebbe da aggiungere alla retorica dominante sui media statali cinesi, che esaltano l’inaugurazione di un nuovo mega porto che viene additato a simbolo della cooperazione pragmatica proposta dal gigante asiatico. Siamo a Chancay, poco meno di 80 chilometri a nord di Lima. Dal palazzo presidenziale della capitale, Xi Jinping e la presidente del Perù Dina Boluarte si collegano in video. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Su altre fonti

La Cina ha inaugurato un nuovo grande porto a Chancay, in Perù: una volta completato, sarà il primo del Sudamerica capace di accogliere le navi troppo grandi per il canale di Panama. Ecco a cosa mira Pechino e cosa teme Washington. (Start Magazine)

Il presidente cinese Xi Jinping con la presidente peruviana Dina Boluarte - REUTERS (Avvenire)

La prima fase del progetto, una volta completata, ridurrà il tempo di navigazione marittima dal Perù alla Cina a 23 giorni, con una conseguente riduzione dei costi logistici di almeno il 20%. Il porto di Chancay non è solo un importante progetto nell’ambito della cooperazione Belt and Road, ma anche il primo porto intelligente e verde del Sud America. (Cronache Nuoresi)

In Perù per il vertice dei Paesi Apec, il presidente cinese assieme alla presidente Dina Boluarte, ha tagliato il nastro del megascalo da 1,3 miliardi di dollari di investimento nella prima fase, che diventeranno 3,5 miliardi $ a opera finita, un mega hub logistico situato nella Zona economica speciale Chancay-Ancón-Callao, 80 chilometri a nord dalla capitale. (Il Sole 24 ORE)

Lo ha annunciato il presidente Xi Jinping durante i lavori della riunione dell'Asia Pacific Economic Cooperation in corso in Perù, coprendo la casella mancante nel prossimo triennio dato che nel 2025 la presidenza sarà della Corea del Sud e nel 2027 del Vietnam. (Corriere del Ticino)

È stato inaugurato oggi in Perù il mega-porto di Chancay, costruito dalla Cina. (Sky Tg24 )