Il Maresciallo indagato: “Grazie per la solidarietà”

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Gratitudine e Commozione per il Sostegno Ricevuto “Sono molto riconoscente e grato a tutti coloro i quali in questi giorni mi hanno dimostrato vicinanza. Grazie per tutte le manifestazioni di affetto dimostrate”, queste le parole cariche di emozione del luogotenente Luciano Masini, attraverso il suo legale Tommaso Borghesi. Il comandante della stazione dei Carabinieri di Villa Verucchio, al centro di un’inchiesta per eccesso colposo di legittima difesa, ha voluto così ringraziare le migliaia di persone che gli hanno manifestato solidarietà dopo i fatti di Capodanno (infodifesa.it)

Ne parlano anche altri giornali

– Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, il 23enne accoltellatore di Villa Verucchio, potrà ‘tornare’ in Egitto. La conferma arriva dall’avvocato Alvaro Rinaldi, che assiste i familiari del giovane egiziano, ucciso con cinque colpi di pistola dal comandante della stazione dei carabinieri, Luciano Masini, intervenuto per fermare Sitta dopo che questi, la sera di Capodanno, aveva già ferito quattro persone con un coltello. (il Resto del Carlino)

La salma di Muhammad Sitta, il 23enne che la sera del 31 dicembre ha seminato il panico a Villa Verucchio, potrà fare ritorno in Egitto. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La sua morte ha innescato tensioni e proteste nel quartiere Corvetto, dove nei giorni successivi all'incidente centinaia di amici e conoscenti hanno bloccato il traffico portando fiori e fumogeni sul luogo della sua morte. (Il Giornale d'Italia)

Villa Verucchio, lo zio di Muhammad: “Mio nipote non era un terrorista, vogliamo giustizia”

Dopo il caso del carabiniere di Rimini, indagato per aver ucciso un ragazzo che a sua volta aveva accoltellato quattro persone, Fdi sta pensando di cambiare la legge sull'uso legittimo delle armi da parte degli agenti. (Fanpage.it)

A una settimana dalla morte di Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, il 23 egiziano ucciso da un carabiniere a Villa Verucchio, nel Riminese, è stato diffuso il contenuto testuale dell’audio estrapolato da un video in possesso della Procura, girato da un testimone negli attimi in cui si consumava il dramma, nella notte di Capodanno (corrieredibologna.corriere.it)

Rimini – "Mio nipote non era un terrorista,non era radicalizzato, non apparteneva ad alcun gruppo. Lui era estraneo a certi ambienti". (La Repubblica)