In Italia 834mila colf e badanti, ma tantissimi fanno lavoro nero: 2 possibili soluzioni

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QuiFinanza ESTERI

Il lavoro domestico è talvolta indispensabile per le famiglie. Mancanza di tempo, supporto ai bambini e anziani, esigenza di svolgere urgenti faccende domestiche sono solo alcune delle ragioni che spingono ad assumere una badante, una colf o una baby sitter. I numeri indicati dall'istituto di previdenza dimostrano quanto oggi la categoria professionale sia ampia e popolata: infatti i lavoratori domestici contribuenti all'Inps alla fine dello scorso anno erano pari a circa 834mila (pur con un lieve calo rispetto all’anno anteriore). (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre fonti

– La domanda di assistenza familiare in Italia è in costante crescita, un fenomeno inevitabile considerato l’invecchiamento della popolazione. Tuttavia, la disponibilità di questi lavoratori non riesce a tenere il passo con le esigenze delle famiglie italiane. (Stranieri in Italia)

Infatti, mentre per il datore sono previste pesanti sanzioni amministrative (pagamento fino a un massimo di 43.200 euro), il lavoratore non è soggetto ad alcuna multa salvo che, nel frattempo, non abbia beneficiato di misure sociali ed economiche previste per inoccupati e disoccupati (Naspi, ecc. (La Legge per Tutti)

Nel nostro Paese nel 2023 i lavoratori domestici stranieri rappresentano il 68,9% del totale, e la percentuale sale al 72,7% se si considerano solo i contratti di badante. In Italia sette lavoratori su 10 nel settore domestico sono stranieri e infatti un terzo dei residenti filippini, ucraini e peruviani sono colf o badanti. (la Repubblica)

L’Osservatorio sul lavoro domestico dell’Assocaizione DOMINA, grazie ad una fornitura di dati personalizzata INPS, nel VI Rapporto annuale ha analizzato quali sono le nazionalità più coinvolte nel settore domestico. (Quotidiano online)

L'amara verità dietro il lavoro domestico in Italia: un milione e ottocentomila vite nell'ombra e un sistema di welfare al collasso. (LA NOTIZIA)

Con 1.294 colf e 1.519 badanti il Polesine è sotto la media regionale per numero di lavoratori domestici contribuenti all'Inps: in particolare, è ultimo in Veneto nell'indice che misura il numero di badanti ogni 100 anziani residenti d'età superiore a 79 anni. (ilgazzettino.it)