Cina, 'in grado di risolvere e resistere ai dazi di Trump'
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PECHINO La Cina è disposta a parlare con gli Stati Uniti per promuovere il commercio bilaterale attraverso un dialogo attivo "basato sui principi del rispetto reciproco". E' quanto ha detto il vice ministro del Commercio Wang Shouwen, nel corso di un briefing con i media. Wang, che è il rappresentante di Pechino per il commercio internazionale, ha assicurato che il Dragone sarebbe in grado di "risolvere e resistere" all'impatto degli shock esterni, rispondendo alla domanda su un possibile impatto di potenziali dazi da parte del presidente eletto americano Donald Trump (l'Adige)
Se ne è parlato anche su altri media
Con l’elezione di Donald Trump alla Casa bianca si prevede una svolta nei rapporti con la Cina che dovrebbe mutare in modo importante l’economia globale. Durante il prossimo mandato di Trump si definiranno quei rapporti e le cosiddette “guerre commerciali”. (Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo)
Start Magazine ne ha discusso con Francesco Sisci, professore all’Istituto di Studi Europei all’Università del Popolo della Cina e consigliere scientifico di Limes. Come cambieranno i rapporti Usa-Cina con Trump? Parla Sisci (Start Magazine)
Con l’imminente ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump il barometro delle relazioni tra Washington e Pechino segna già cattivo tempo. Anche il leader cinese Xi Jinping potrebbe però avere qualche asso nella manica da giocare nella partita con gli States. (il Giornale)
Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)
Le dichiarazioni sono emerse durante un incontro con i media organizzato per affrontare le prospettive delle relazioni bilaterali. Il vice ministro del Commercio, Wang Shouwen, ha espresso la volontà della Cina di intraprendere un confronto costruttivo con Washington, sottolineando che il dialogo dovrebbe basarsi sui principi del rispetto reciproco. (Economy Magazine)
Anche se da parte cinese non era stata espressa alcuna preferenza riguardo all’esito delle elezioni americane, la vittoria di Trump ha reso più vicina la rivoluzione del commercio mondiale, in cui la Cina è il massimo protagonista e, nello stesso tempo, il maggiore problema per gli Stati Uniti (ilmessaggero.it)