Troppo poco, troppo tardi: i palliativi del PPE non salveranno l’auto

È la classica montagna che partorisce un topolino. Il Partito Popolare Europeo, il perno su cui si regge la maggioranza che sostiene la Commissione Ursula II, ha presentato il suo cosiddetto “piano per salvare l’industria dell’automotive” europea, in concreto una richiesta di correttivi alla stringente tagliola green che loro stessi avevano pomposamente predisposto insieme alla Ursula I. Le multe Il tema più urgente è quello delle salatissime multe previste a partire dal 2025 per le case automobilistiche che non centrano i target intermedi di tagli delle emissioni. (Nicola Porro)

Su altre fonti

Séjourné, 39 anni e molto vicino al presidente francese Macron, ha la delega alla Prosperità e alla Strategia industriale. (Tom's Hardware Italia)

I cardini della proposta sono la neutralità tecnologica, l'anticipo al 2025 della revisione dello stop a benzina (Secolo d'Italia)

Una bozza del gruppo di maggioranza all'Europarlamento delinea una posizione di realismo sugli obiettivi del 2035 e il "solo elettrico". (Auto.it)

Auto elettriche, a Bruxelles il piano per rivedere gli obiettivi: "Stop alle multe e biocarburanti"

Qualcosa si muove in seno al Parlamento europeo sulle tematiche più urgenti che riguardano il futuro dell’automotive: il Partito Popolare Europeo (PPE), che con 186 seggi su 720 è il gruppo europarlamentare più rappresentato a Strasburgo, nonché leader della maggioranza che governa la Commissione UE, ha approvato infatti un piano per salvare l’industria automobilistica europea (‘Securing the Competitiveness of the European Automotive Industry’) in cui si chiede a Bruxelles di rivedere il sistema delle multe previste dal 2025 per le case automobilistiche che non centrano i nuovi target di tagli delle emissioni, nonché di garantire un approccio ‘tecnologicamente neutrale’ al traguardo del 2035 che prevede lo stop alla vendita di nuove auto benzina e diesel, consentendo l’uso di tecnologie alternative all’elettrico e all’idrogeno, come per esempio i biocarburanti. (SicurAUTO.it)

Per Acea la «priorità più urgente è rivedere» gli obiettivi al 2025 delle norme Ue sul taglio delle emissioni di Co2 per le nuove auto, «per avere la certezza da parte della Commissione europea che» le case automobilistiche non siano costrette a pagare multe che potrebbero costare fino a 15 miliardi di euro. (Il Messaggero - Motori)

Nell'Unione europea si preannuncia un ammorbidimento degli obiettivi legati al passaggio alle auto elettriche entro il 2035, con il fronte di coloro che chiedono una revisione della direttiva in materia che si allarga sempre più. (EuropaToday)