Milan: il (non) segreto di Conceicao. Inter: analisi di un ko (e occhio al mercato). Napoli: la seconda fase dell’evoluzione contiana. Juve: il problema non è Motta. Roma: la serie su Ranieri
Milan: il (non) segreto di Conceicao. Inter: analisi di un ko (e occhio al mercato). Napoli: la seconda fase dell’evoluzione contiana. Juve: il problema non è Motta. Roma: la serie su Ranieri MILAN Sergio Conceiçao non ha fatto miracoli, è stato semplicemente se stesso. E “se stesso” è esattamente quello che mancava al Milan: un tecnico capace di rimettere le cose al loro posto. Che il Milan giochi “grandi partite” non deve essere eccezione, ma norma, e il motivo è semplice: i rossoneri sono forti, molto più forti di quello che hanno mostrato finora. (TUTTO mercato WEB)
La notizia riportata su altri media
«I giocatori a fine partita mi hanno detto subito che dovevo fumarne uno: sapevano che faccio questo rito quando vinco un titolo», il racconto emozionato dell’allenatore. Ma ce n’è una che forse ancor di più rimarrà impressa nella mente e negli occhi dei tifosi milanisti: il ballo di Sergio Conceiçao con un sigaro in bocca. (Corriere della Sera)
Nella sua storia il Milan ha collezionato ben 19 scudetti: 1901; 1906; 1907; 1950-1951; 1954-1955; 1956-1957; 1958-1959; 1961-1962; 1967-1968; 1978-1979 (il decimo, quello della stella); 1987-1988; 1991-1992; 1992-1993; 1993-1994; 1995-1996; 1998-1999; 2003-2004; 2010-2011; 2021-2022, l'ultimo conquistato con Stefanio Pioli in panchina. (La Gazzetta dello Sport)
Al termine dei primi 45 minuti il tecnico rossonero era furibondo. (Fanpage.it)
(copertina) IMAGO / NurPhoto (L'Ultimo Uomo)
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