"Inaccettabili le restrizioni all'esportazione di grano ungherese"

Così Italmopa-Associazione Industriali Mugnai d’Italia (Federalimentare/Confindustria) in merito al decreto emanato dall’Ungheria che introduce un sistema di limitazione dell’export di cereali, e quindi di grano, considerati “derrate agricole strategiche”.

Nei giorni scorsi, abbiamo responsabilmente evidenziato che la violenta esplosione delle quotazioni del grano non poteva in alcun modo essere assorbita dalla sola Industria molitoria, ma era oggettivamente impossibile prevedere che questa criticità sarebbe stata repentinamente accompagnata anche da una grave minaccia al nostro approvvigionamento proveniente da un paese UE”

Ed è per questo motivo che pretendiamo una reazione forte e rapida da parte della Commissione europea nei riguardi di una palese violazione del diritto comunitario da parte di uno Stato membro”. (StatoQuotidiano.it)

La notizia riportata su altri giornali

Una filiera particolarmente significativa anche per il Sannio con in testa, proprio, la Liverini Spa, realtà imprenditoriale operativa a Telese Terme da 53 anni e. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (ilmattino.it)

La guerra in Ucraina taglia fino al 10% le razioni di cibo a mucche, maiali e polli negli allevamenti italiani che si trovano a fronteggiare la peggiore crisi alimentare per gli animali dalla fine del secondo conflitto mondiale a causa dell'esplosione dei costi dei mangimi e del blocco alle esportazioni di mais dall'Ucraina ed anche dall'Ungheria, con una decisione unilaterale di Budapest che compromette il mercato unico europeo e mina le fondamenta stesse dell'Unione Europea. (ilmamilio.it - L'informazione dei Castelli romani)

Già ad oggi la Russia controlla circa il 29% delle esportazioni mondiali di grano tenero per la panificazione, il 19% del commercio del mais destinato all’alimentazione degli animali negli allevamenti. (La Nuova Provincia - Asti)

Un errore imperdonabile che è possibile recuperare poiché ci sono le condizioni produttive, le tecnologie e le risorse umane per raggiungere in Italia l’autosufficienza alimentare” Serve un opportuno intervento della Commissione europea per fermare un comportamento assurdo ed assicurare il regolare funzionamento del mercato unico”. (TargatoCn.it)

Questo può anche significare scelta drastiche come dover abbattere capi di bestiame perché non c’è mangime sufficiente». Scelte urgenti che rendano l’Italia e l’Europa autosufficienti dal punto di vista dell’approvvigionamento delle materie prime e di conseguenza del cibo» (ilgazzettino.it)

Per gli allevamenti pugliesi la guerra in Ucraina sta significando "la peggior crisi alimentare per gli animali dalla fine del secondo conflitto mondiale". Prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, la situazione era già difficilissima, adesso sta raggiungendo un punto di non ritorno. (BariToday)