Piattaforme tv pirata. Il ‘distributore’ bolognese
Il suo programma gestionale contava un migliaio di abbonati. Che, al costo di 10 euro, si erano garantiti la visione di tutte le piattaforme streaming. C’è anche un cinquantenne bolognese tra i 102 indagati dell’inchiesta della Procura catanese che ha bloccato un network internazionale di pirati online, con un giro di affari pari a 3 miliardi di euro l’anno e un danno per le società di pay tv da 10 miliardi l’anno. (il Resto del Carlino)
Su altri giornali
La pay-tv che detiene i diritti della Serie A DAZN vuole denunciare chi guarda le partite utilizzando servizi di streaming illegali: sporgerà denuncia contro l'utente del pezzotto che rischia ora, come in Inghilterra, di pagare a caro prezzo l'aver visto illegalmente contenuti soggetti a diritti di trasmissione televisiva e d'autore. (Fanpage.it)
Io sono uno che segue il calcio soprattutto e attualmente non riesce a vedere anche solo tutto il calcio italiano su un’unica piattaforma. Ma come funzionava il sistema basato principalmente su un decoder particolare, chiamato “pezzotto”? SEIDISERA lo ha chiesto a un utente svizzero, che per motivi di privacy ha chiesto di non essere riconoscibile. (RSI Radiotelevisione svizzera)
The data disturbs the European Union Office for Intellectual Property (EUIPO) as there has been no decrease in the use of pirated services. Most of these are television content, with a monthly average of five accesses per EU user. (EuNews)
TUTTOmercatoWEB.com foto di Daniele Buffa/Image Sport (La Lazio Siamo Noi)
L'abbonato clandestino si inserisce nel sistema delle pay tv con il link «m3u», il link che reindirizza al server per l'autenticazione alla rete e all'accesso ai contenuti. (Corriere Roma)
La pirateria online ha visto la chiusura di siti noti agli internauti più sgamati, come Megaupload e Megavideo, The Pirate Bay, KickAssTorrents, Napster e Rojadirecta. Ripercorriamo brevemente la storia della chiusura dei maggiori siti di streaming illegale. (Geopop)