Tutto sulle elezioni regionali del 17 e 18 novembre: ecco i 40 ravennati in lizza per 3 seggi in consiglio
Regionali: quattro candidati alla presidenza, 40 ravennati in lizza per tre seggi Ecco le dieci liste e tutti i nomi dei candidati che è possibile votare in provincia il 17 e 18 novembre Domenica 17 novembre (dalle 7 alle 23) e lunedì 18 (dalle 7 alle 15) si vota per scegliere il nuovo presidente della Regione Emilia-Romagna e il nuovo consiglio regionale. Le elezioni si tengono con qualche mese di anticipo rispetto alla fine naturale della legislatura per le dimissioni dell’ex presidente Stefano Bonaccini (Pd) eletto a giugno al Parlamento europeo (Ravenna e Dintorni)
La notizia riportata su altri media
BOLOGNA – Sono 3,6 milioni gli elettori chiamati alle urne in Emilia-Romagna per eleggere il nuovo (o la nuova) presidente della Regione. Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)
A Modena sono chiamati alle urne 141 mila 524 cittadini (68 mila 309 maschi e 73 mila 215 femmine). Domenica 17 novembre dalle 7 alle 23 e lunedì 18 novembre dalle 7 alle 15 per eleggere il presidente e rinnovare l’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna composta da 50 consiglieri. (24Emilia)
Tutto ciò che occorre sapere sulla tornata regionale in cui si sceglie il successore di Bonaccini (Open)
Per votare sono sufficienti un documento di identità e la tessera elettorale (chi l'avesse smarrita può richiederla negli uffici del suo Comune, aperti proprio per questa eventualità). Potranno farlo in uno dei 400 seggi disseminati lungo il territorio provinciale, aperti domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. (il Resto del Carlino)
Rondoni: «L’Emilia-Romagna è chiamata a trovare impulso per tracciare percorsi che conducano a migliorare un territorio eccellenza italiana e non solo» Quasi 3,6 milioni di cittadini emiliano-romagnoli sono chiamati al voto, domenica 17 e lunedì 18 novembre, per eleggere il presidente della Regione e i componenti dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. (Chiesa di Bologna)
"Siamo una lista apartitica formata da persone provenienti da percorsi diversi (associazioni, comitati, e comuni cittadini) che non si riconosce più negli attuali schieramenti politici ormai meri esecutori di politiche imposte dall’Europa che sono sempre più ideologiche e lontane dalle esigenze vere delle persone. (il Resto del Carlino)