Napoli, le nuove "zone rosse" per la sicurezza urbana
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Dal 31 dicembre scorso, Napoli ha adottato un nuovo provvedimento di sicurezza urbana, istituendo quattro "zone rosse" nelle aree del Vomero, Chiaia, Decumani e Stazione Centrale. Queste zone, individuate dal prefetto Michele Di Bari, sono state designate come aree a "sorveglianza speciale" fino al 31 marzo prossimo. L'obiettivo del provvedimento è quello di preservare e rafforzare la sicurezza in alcune zone della città, proteggendole da malintenzionati, piccoli delinquenti e chiunque molesti e crei problemi all'ordine pubblico.
L'ordinanza, seguita alla direttiva del ministro Piantedosi, permette di allontanare formalmente "soggetti pericolosi" o con precedenti penali da queste zone. Tra le aree interdette ci sono soprattutto le strade della movida cittadina, dove frequentemente si registrano atti di violenza, vandalismo, consumo eccessivo di alcool, schiamazzi e degrado ambientale. Il piano "zone rosse" sembra funzionare, con oltre trecento controlli effettuati in poche ore, garantendo anche le aree più a rischio della città.
La decisione di istituire le "zone rosse" è stata presa alla vigilia della grande festa di piazza per il Capodanno, con l'intento di prevenire episodi di violenza e garantire la sicurezza dei cittadini. Il prefetto Michele Di Bari ha sottolineato l'importanza di questo provvedimento, che rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità e il degrado urbano. Le "zone rosse" hanno una funzione di deterrenza, scoraggiando la presenza di molestatori, delinquenti e malfattori di varia risma, bande di minori e soggetti sospetti.
In attesa dei dati relativi agli allontanamenti effettuati, la prefettura ha precisato che le "zone rosse" hanno già dimostrato la loro efficacia, soprattutto come misura preventiva.