La serie Rai su Giacomo Leopardi? “Hanno fatto bene a togliergli di dosso la polvere che insegnano a scuola”. Parla la poetessa Flaminia Colella: “La verità? Era vivace, anche fisicamente…”

Senz’altro fare una serie su Giacomo Leopardi non è una cattiva idea, perché aiuta a porre l’attenzione su un poeta, un pensatore, un filosofo che ha detto cose profetiche sul tempo che viviamo, in accordo e in assonanza con altri pochi che avevano intuito nell’Ottocento quello che lui era arrivato a individuare come questione centrale, il problema della libertà dell’uomo, il rapporto dell’uomo e il mondo e la modernità. (MOW)

Ne parlano anche altri media

Ammetto, sono in difficoltà nel recensire la miniserie in due puntate «Leopardi-Il poeta dell’infinito», diretta da Sergio Rubini, scritta da Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini, e Rubini stesso, coprodotta da Rai Fiction e da altri, tra cui Beppe Caschetto (Rai1). (Corriere della Sera)

Dove è stata girata la fiction “Leopardi, il poeta dell’infinito”, la serie tv su Giacomo Leopardi e sulla caduta del fascismo? Vi sveliamo tutte le location, con fotografie di raffronto tra le scene della fiction e la realtà. (Finestre sull'Arte)

La prima parte della miniserie “Giacomo Leopardi, poeta dell’Infinito”, diretta da Sergio Rubini e trasmessa in prima serata su Rai Uno, ha raccolto un pubblico di oltre 4 milioni di spettatori, raggiungendo il 24,1% di share. (Radio Erre)

Il genio fragile e sublime di Leopardi: un’analisi della fiction “Leopardi. Il poeta dell’infinito”

Rubini, al suo esordio nella regia televisiva, ha cercato di presentare un Leopardi inedito, lontano dagli stereotipi tradizionali che lo ritraggono come un semplice studioso introverso. (Corriere TV)

E anche “Un Leopardi senza gobba”. Con la regia di Sergio Rubini e un cast che spariglia i consueti assembramenti attoriali della fiction di Rai 1: il lavoro — in pratica un film di quattro ore — finisce nella … (la Repubblica)

Per fortuna osiamo dire, in quanto l’accurato lavoro di ricostruzione biografica e storica, nonché l’impeccabile scenografia capace di catapultare lo spettatore in una perfetta ricostituzione dell’Italia di inizio ’800, era degno di una platea in grado di apprezzarlo. (Scuola News)