Indiana Jones e l'Antico Cerchio, la recensione: esci dalla biblioteca ed entra nel gioco
Il videogame è un omaggio all'archeologo con frusta e cappello più iconico del cinema, trasformando la magia dei film in un'esperienza interattiva coinvolgente, pur con qualche limite. "Non sono gli anni, amore, sono i chilometri". Anche quelli che percorri in analogico. Se avete riconosciuto la citazione, c'è l'alta possibilità che Indiana Jones e l'Antico Cerchio possa divertirvi. La promessa di questa ultima avventura videoludica di MachineGames e Bethesda era quella di restituire ai fan l'essenza pura delle avventure di Indy, con un approccio che unisse azione, enigmi e un profondo legame con l'universo cinematografico. (Movieplayer)
La notizia riportata su altri media
Dal 9 al 31 dicembre 2024 sarà infatti possibile partecipare a una vera e propria caccia al tesoro in tutti i punti vendita di GameStop, che metterà in palio per tutti i partecipanti dei fantastici premi a tema Indiana Jones e l’Antico Cerchio. (GameSoul)
Per vestire i panni dell'archeologo più famoso del mondo la prima persona è la visuale migliore. MachineGames ha sviluppato un titolo solido e divertente (StartupItalia)
Al di là di risoluzione, frame rate ed effettistica, la sostanza naturalmente non cambia e ribadisce quanto sottolineato anche dalla critica, e cioè la capacità del titolo sviluppato da MachineGames di riprendere il feeling e le atmosfere della saga cinematografica con Harrison Ford. (Multiplayer.it)
Sviluppato da MachineGames, la nuova avventura di Indiana Jones (qui potete trovare la nostra recensione) si é rivelata la migliore esperienza dedicata al celebre archeologo dai tempi dell'iconico film l'ultima crociata, mostrando come MachineGames sia stata capace di cogliere le atmosfere, l'ironia e l'essenza del personaggio, meglio delle ultime produzioni cinematografiche. (Tom's Hardware Italia)
Il tutto con una visuale in prima persona. (Fanpage.it)
Sebbene la seconda affermazione non sia poi così impressionante, se si pensa al versante tecnico (gli altri titoli sono decisamente datati, sebbene qualitativamente almeno un paio siano ancora dei capolavori assoluti come Indiana Jones and the Fate of Atlantis ), quello che conta in questo caso sono le valutazioni sull'uso dell'id Tech 7, il motore grafico proprietario di id Software ma condiviso con MachineGames, e sembrano alquanto entusiastiche. (Multiplayer.it)