Minor rischio di demenza con lavori cognitivamente stimolanti

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Quotidiano Sanità SALUTE

L’incidenza grezza di demenza ogni 10.000 persone-anno era di 4,8 casi nelle persone con elevati livelli di stimolazione cognitiva sul lavoro e 7,3 casi in quelle con bassi livelli di stimolazione.

“I nostri dati indicano che la stimolazione cognitiva in età adulta potrebbe posticipare l’insorgenza della demenza”, osserva l’autore principale dello studio, Mika Kivimaki

Su 1,8 milioni di persone-anno a rischio, i ricercatori hanno individuato 1.143 soggetti con demenza incidente. (Quotidiano Sanità)

La notizia riportata su altre testate

Mentre per quanto riguarda la demenza vascolare secondo gli studiosi danesi esisterebbe una responsabilità solo del traffico stradale. Di questi 31.219 con patologia di Alzheimer, circa 8.000 persone con demenza vascolare, più di 2.000 persone di demenza collegata alla malattia di Parkinson. (SaluteBuongiorno)

Anche quest’anno sosteniamo la ricerca con una donazione alla Onlus Amici di Casa Insieme e partecipiamo simbolicamente alla loro Maratona Alzheimer per la raccolta fondi. Un altro modo per aiutare ed essere accanto agli anziani, ai malati ma anche a famigliari e caregiver (MeteoWeb)

Una giornata tinta di viola per non dimenticare la sofferenza delle persone e delle famiglie colpite dalla demenza Il viola è il colore scelto dalla Federazione Alzheimer Italia perché è il colore del fiore “non ti scordar di me”. (Varese7Press)

Seguirà Michele Pellegrini Calace, tesoriere di FederFarma: nel suo intervento “Il progetto delle “Farmacie amiche”: dal territorio un sostegno alle persone con demenza” racconterà contenuti e obiettivi del progetto di collaborazione tra Federazione Alzheimer Italia e la sua associazione per sensibilizzare le farmacie e renderle amiche delle persone con demenza. (Vita)

La Federazione Alzheimer Italia aderisce dunque all'appello lanciato da Alzheimer's Disease International perché venga finanziata con urgenza la ricerca per valutare l'impatto a lungo termine dell'infezione SARS-CoV-2 sulle persone con demenza. (AGI - Agenzia Italia)

Anche i familiari dei pazienti hanno risentito in modo significativo degli effetti negativi del lockdown con evidenti sintomi di stress in oltre il 65% dei casi In generale i sintomi riportati più frequentemente sono stati l’irritabilità (40%), l’agitazione (31%), l’apatia (35%), l’ansia (29%) e la depressione (25%). (agenzia giornalistica opinione)