Libano, eletto Joseph Aoun presidente della repubblica
Il 60enne generale Joseph Aoun, comandante dell'esercito libanese, è stato oggi eletto presidente della Repubblica, carica rimasta vacante per più di due anni e che, secondo l'ordinamento libanese, spetta a un cristiano maronita. Il generale Aoun, dal 2017 a capo delle forze armate, è sostenuto dalle forze occidentali e dai paesi arabi del Golfo ostili all'Iran. Aoun è stato eletto dopo la seconda seduta parlamentare, quando era sufficiente una maggioranza semplice di 65 voti (su 128). (Gazzetta di Parma)
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Il generale 60enne, dal 2017 a capo delle forze armate, è sostenuto dai Paesi occidentali e da quelli arabi del Golfo ostili all'Iran (Sky Tg24 )
(Foto ANSA/SIR) Dopo quasi due anni il Libano ha un nuovo presidente della Repubblica: si tratta del generale Joseph Aoun, comandante dell’esercito libanese. (Servizio Informazione Religiosa)
Il Libano ha un nuovo presidente della Repubblica dopo due anni e mezzo in cui la carica è rimasta vacante. Il nuovo capo dello Stato è il 60enne generale Joseph Aoun. Dal 2017 a capo delle forze armate, il militare cristiano maronita – popolazione a cui secondo l’ordinamento libanese spetta la carica – è sostenuto dalle forze occidentali e dai paesi arabi del Golfo ostili all’Iran. (Il Fatto Quotidiano)
Il capo delle Forze armate libanesi da stamattina si è traferito nel suo nuovo ufficio sulla collina di Baabda, dove, a pochi minuti da Beirut, sorge il palazzo presidenziale. L’elezione di Aoun non arriva inaspettata: dalla fine del mandato del precendente capo dello stato Michel Aoun – con cui condivide il cognome, ma di cui non è parente – il 30 ottobre 2022, era più volte circolato il nome del comandante. (il manifesto)
Il capo dell'esercito: "Inizia una nuova era". Ha ottenuto la maggioranza dei voti tra i 128 parlamentari (LAPRESSE)
L'esercito israeliano ha ritrovato a Gaza i corpi dei rapiti Yosef e Hamza Alziadna, 53 e 22 anni, rapiti vivi il 7 ottobre. Finora si era dato per scontato che fossero vivi. Il dolore di Netanyahu: “Avremmo voluto riportarli a casa". (la Repubblica)