Autonomia, Zaia "Il Veneto alla Consulta come parte terza"
VENEZIA (ITALPRESS) – “Bella la notizia della Corte Costituzionale che autorizza il Veneto a partecipare al dibattito – all’interno ovviamente della Corte Costituzionale e circa il ricorso presentato dalle regioni Sardegna, Campania, Puglia e Toscana – per porre freno e quindi per fare in modo di invalidare la legge Calderoli e la legge sull’autonomia. Il nostro ruolo non sarà quello di fare gli avvocati difensori del governo, che sono in grado assolutamente di argomentare e di difendere la legge Calderoli, ma di essere là come parte terza e dire che, se venisse meno la legge Calderoli, noi saremmo danneggiati”. (CremonaOggi)
Su altri media
Arriverà nelle prossime settimane, entro metà dicembre, la decisione della Corte Costituzionale sulle questioni di costituzionalità riguardante la riforma sull'Autonomia differenziata sollevate con i ricorsi delle Regioni Campania, Puglia, Sardegna e Toscana (L'HuffPost)
Avvocati difensori della legge Calderoli e contemporaneamente componenti del Comitato tecnico di esperti che deve decidere la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), la chiave di volta per dare l’avvio al processo di «secessione dei ricchi» su cui spinge, più di altri, la Lega. (il manifesto)
Una poco incoraggiante fotografia di un Paese diviso a metà, che prefigura la possibile contrapposizione in campagna elettorale se si dovesse infine arrivare al referendum per l’abrogazione della legge Calderoli sull’autonomia differenziata il prossimo giugno. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Ci sono rischi che la Corte chiuda la porta al referendum, dichiarandone l’inammissibilità? Vista la storica indeterminatezza della giurisprudenza costituzionale in materia di referendum non può escludersi nessun esito. (il manifesto)
I reclami sulle questioni di costituzionalità riguardanti la legge sono stati sollevati dalle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania (LAPRESSE)
La tensione è palpabile, orecchie tese dalla maggioranza. (la Repubblica)