Coronavirus, nuova ordinanza della Regione Lazio. Negozi chiusi il 25 aprile e il primo maggio
Tra le misure previste la riapertura delle librerie dal 20 aprile, la cui attività è stata di nuovo autorizzata dal decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 10 aprile, per garantire le misure di sicurezza necessarie.
Inoltre, come accaduto nei giorni di Pasqua e Pasquetta, resteranno chiuse le attività commerciali il 25 aprile e il primo maggio.
Vogliamo che le librerie riaprano, ma questo deve avvenire nella sicurezza assoluta di lavoratori e clienti”. (LatinaQuotidiano.it)
Ne parlano anche altre fonti
Prosegue il monitoraggio nelle RSA e case di riposo del territorio;. Asl Roma 2 – 15 nuovi casi positivi di cui 6 riferibili al cluster di Villa Fulvia. Eseguiti tamponi in tre strutture per anziani, 2 a Celleno e 1 a Carbognano, tutti negativi;. (OnTuscia.it)
Vogliamo che le librerie riaprano, ma questo deve avvenire nella sicurezza assoluta di lavoratori e clienti". Anche la Campania con il suo governatore, Vincenzo De Luca, ha deciso di tenere le librerie chiuse: sul territorio regionale campano questi esercizi commerciali riapriranno i battenti soltanto dopo il 3 maggio. (Roma Fanpage.it)
Potranno tornare in attività dal 20 aprile. Devi attivare javascript per riprodurre il video. (RomaToday)
Continuano i controlli sulle case di riposo per anziani, posta in sorveglianza sanitaria RSA San Raffaele a Rocca di Papa. ”Oggi registriamo un dato di 123 casi di positività e un trend in frenata al 2,5%, continua la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (16.174) e coloro che sono entrati in sorveglianza (12.367). (Castelli Notizie)
2.193 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare;. Prosegue il monitoraggio nelle RSA e case di riposo del territorio;. Asl Roma 2 – 15 nuovi casi positivi di cui 6 riferibili al cluster di Villa Fulvia. (Sora24)
Domani 14 aprile si concludono le misure restrittive per i Comuni di Fondi, Contigliano e Nerola. Nella Asl di Rieti eseguite procedure di sorveglianza sul 64% del personale operativo nei reparti a rischio COVID e di questi solamente l’1,2% è risultato positivo. (askanews)