In attesa del picco dei contagi, ecco il piano anti-influenza (e in ospedale potrebbero tornare le “bolle”)

Un piano per fronteggiare l’eventuale sovraffollamento in situazioni d’emergenza e l’epidemia influenzale (il cui andamento non è prevedibile). Così l’ospedale Santa Croce di Cuneo si è preparato al picco della malattia di stagione, che fa registrare i primi numeri in aumento nei flussi al Pronto soccorso. Il 2 gennaio (storicamente data «critica») ci sono stati 200 ingressi e 170 il giorno 5: la… (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

L’influenza continua a diffondersi, tantissimi italiani ne sono affetti e gli ospedali iniziano a essere in affanno: ma non è stato ancora raggiunto il picco (Temporeale Quotidiano)

E corre parecchio. Durante l’ultima settimana dell’anno 2024, quella dal 23 al 29 dicembre, ovvero la 52/2024, l’ultima presa in esame dalla rete RespiVirNet, che monitora l’andamento delle virosi respiratorie, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 16,8 per cento, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente (10,5 per cento). (La Provincia Unica TV)

"Se è vero che questa è la settimana del picco influenzale, è possibile che il picco si allarghi alla settimana successiva e anche a quella dopo": così a Primocanale il professor Andrea Orsi, docente di igiene di Unige, commenta gli ultimi dati relativi all'influenza in Liguria. (Primocanale)

Influenza, Andreoni: “Picco invernale virus respiratori atteso a metà gennaio”

“Difendere noi stessi e gli altri è un gesto di civiltà”, ricorda la presidente di Federfarma Verona, Elena Vecchioni. “Abbiamo imparato in emergenza durante la pandemia da SARS-CoV-2 che l’uso di mascherine, gel igienizzanti, distanziamento, ma anche starnutire e tossire nell’incavo del gomito sono pratiche necessarie”. (Quotidiano Sanità)

L'influenza ha già colpito 5 milioni di italiani ma per il picco bisognerà attendere la fine di gennaio. Ecco i sintomi di questa ondata (LA NOTIZIA)

“E’ sempre molto difficile fare previsioni ma per i virus respiratori siamo vicini al picco invernale previsto a metà gennaio. Dalla fine di febbraio in poi comincia, invece, la fase calante di questi virus”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)