Le idiozie di Orsini si vedono a 300-400 km di distanza!

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Liberi oltre le illusioni ESTERI

Mi è stato girato questo video del professor Orsini, secondo il quale la limitata risposta israeliana all’attacco iraniano è spiegata dal fatto che l’Iran ha sistemi di difesa antiaerea che possono “colpire gli aerei Israeliani a 300-400km di distanza, cioè è in grado di colpire sia missili balistici di lunga gittata, sia i droni, sia i caccia di quinta generazione, cioè fondamentalmente gli F-35 americani, che sono i caccia più avanzati di cui Israele disponga. (Liberi oltre le illusioni)

Ne parlano anche altre testate

Nuova minaccia contro Israele da parte del presidente iraniano, Ebrahim Raisi, lanciata durante un intervento all'università di Lahore in Pakistan dove si trova per una visita ufficiale di tre giorni. (Adnkronos)

Se qualcuno mettesse a rischio la sicurezza del vostro Paese, voi come reagireste? Suonava più o meno così la domanda che qualche giorno fa mi poneva un conoscente iraniano, mentre ragionavamo dell’attacco di Israele al consolato di Damasco e della massiccia, benché incruenta e annunciata con ampio anticipo, reazione di Teheran nella notte del 13 aprile. (L'HuffPost)

Giovedì scorso i guardiani della rivoluzione avevano avvertito che Teheran potrebbe rivedere la sua "dottrina nucleare" - che finora prevedeva un uso esclusivamente civile di questa energia - se Israele minacciasse di attaccare i suoi centri atomici (AGI - Agenzia Italia)

Hanno destato allarme, ma non stupore, le affermazioni del brigadier generale dell’IRGC Ahmad Haghtalab alla stampa lo scorso 18 aprile, alla vigilia della risposta israeliana contro l’Iran, avvenuta poi alle prime luci dell’alba del giorno successivo. (L'HuffPost)

Il ministro degli esteri israeliano, Israel Katz, ha avviato una controffensiva diplomatica chiedendo sanzioni contro l'Iran in risposta all'attacco su Israele durante il quale sono stati lanciati più di 300 droni e missili (dopo la distruzione di un'ala del consolato iraniano in Siria che ha ucciso 13 persone, inclusi due comandanti delle Forze Quds). (Difesa Online)

I dubbi sulle modalità dell’attacco israeliano al sito radar iraniano In base alle immagini satellitari comparse nei giorni successivi al raid, si notano chiaramente segni di bruciature sul terreno in corrispondenza del luogo dove era installato il radar di tiro 30N6E2 FLAP LID del sistema missilistico antiaereo S-300PMU-2 posto a protezione della base e, soprattutto, della vicina centrale di arricchimento dell’uranio di Natanz, situata circa 80 km a nord. (RID)