"Papà ti ama": Puff Daddy dal carcere manda gli auguri alla figlia Love per il suo secondo compleanno

Papà ti ama: Puff Daddy dal carcere manda gli auguri alla figlia Love per il suo secondo compleanno
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Mostro, approfittatore, violentatore, pedofilo… È stato detto di tutto e di più sul conto di Puff Daddy in merito alle accuse per traffico sessuale, associazione a delinquere e traffico sessuale che hanno coinvolto donne, uomini e addirittura minori. Al magnate dell’hip hop non è stata, al momento, concessa la libertà su cauzione. Di certo la data del processo è fissata al 5 maggio 2025. Nel frattempo la vita nel carcere del Metropolitan Detention Center di Brooklyn, di Puff Daddy è scandita dalla solita routine e dalle telefonate indirizzate ai famigliari. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Continua a crescere la lista delle denunce contro Sean Combs , in arte Puff Daddy o Diddy, il rapper e produttore ora in carcere con le accuse di traffico sessuale e racket e in attesa di processo il 5 maggio 2025. (Sky Tg24 )

Un altro accusatore, che lavorava ai White Parties come addetto alla sicurezza, sarebbe stato aggredito nel 2006 e all'epoca avvertì uno dei suoi supervisori. (Tiscali)

Le recenti vicende giudiziarie di Sean "Diddy" Combs stanno sollevando preoccupazioni crescenti. Ma il rapper è accusato anche di violenza e abusi sia su donne che su uomini e addirittura di omicidi per ritorsione. (leggo.it)

"Davvero un peccato che Puff Daddy sia in carcere, non ci sono più feste. Dove devo andare?": il rapper Bow Wow difende il magnate dell'hip hop

Ashley Parham afferma di essere stata violentata da Diddy con un telecomando della TV e di aver subito uno stupro di gruppo. (Fanpage.it)

Cadono ancora pedine del domino, le vicende giudiziarie che Sean Combs, in arte Puff Daddy, per gli amici Diddy, sta affrontando nell’ultimo periodo sembrano non avere fine. Ieri è arrivata l’ultima denuncia, anche questa accompagnata da un racconto inquietante riguardo gli atteggiamenti del rapper e producer. (Open)

Nel momento in cui i media mondiali, le presunte vittime (ne fioccano ormai una al giorno) e il mondo dello spettacolo (almeno tra chi non andava ai White Party) puntano il dito contro Puff Diddy, in carcere e in attesa di processo il 5 maggio 2025, c’è chi lo supporta. (Il Fatto Quotidiano)