Morta Giovanna Marini, voce colta ma popolare

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Alzati, che sta passando la canzone popolare. Se n’è andata Giovanna Marini, la malattia se l’è portata via a 87 anni. Lei, la ragazza della Roma bene che aveva scelto di cantare in direzione ostinata e contraria. Nata il 19/1/1937, figlia del compositore Giovanni Salviucci, diplomata in chitarra a Santa Cecilia prima di specializzarsi con Andres Segovia, negli anni ‘60 era diventata la pasionaria del folk e della canzone a pugno chiuso. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altre fonti

Non mi è facile scrivere di Giovanna Marini, ora che non c’è più, per almeno due ragioni. La prima, personale ed emotiva, è che non avrei mai voluto parlarne al passato; a dispetto del tempo che passava, dell’età e delle malattie, avrei desiderato che Giovanna restasse sempre con noi, a cantarci la vita delle classi subalterne con la sua voce acuta, decisa e forte quanto delicata e pietosa. (Contropiano)

È difficile dire se sia per il timbro, i colori inconfondibili della sua inconfondibile voce – strumento musicale incredibilmente duttile ed esteso – o se per la capacità di intessere linee melodiche imprendibili su schemi apparentemente semplici. (doppiozero)

«Saremo per sempre riconoscenti a Giovanna Marini, per il suo lavoro di ricerca prezioso e anche coraggioso. Perdiamo un’autentica cantastorie». (Il Centro)

Dopo tutto è senza ombra di dubbio la più grande musicista italiana dell’ultimo mezzo secolo e si chiama Giovanna Marini. C’è una poesia di Emily Dickinson a cui pensavo spesso quando mi trovavo vicino a lei: “A nearness to tremendousness”, stare vicini a qualcosa di immenso, che ti invade e ti sovrasta – e che al tempo stesso ti sta accanto, è familiare, e ti tratta come se tu fossi un suo pari. (il manifesto)

Innumerevoli e profondi sono stati i suoi legami con la regione a partire dal 1964 quando partecipò allo spettacolo “Bella Ciao”, al Festival de Due Mondi di Spoleto. Da lì non è mai mancata con i suoi concerti per raccontare l’Italia della della protesta, della tradizione, del rito, anche a fianco di Francesco De Gregori con quale produsse l’album “Il fischio del vapore“ registrato a Spello. (LA NAZIONE)

Ieri c’è stato l’addio a Giovanna Marini, voce colta e popolare della canzone d’autore italiana. La cantautrice folk, definita la “Joan Baez italiana”, è scomparsa nella sua Roma all’età di 87 anni. La ricordiamo attraverso Lamento per la morte di Pasolini, il suo omaggio musicale al poeta che le fu amico e mentore. (Sololibri.net)