'Queer': Luca Guadagnino e Daniel Craig conquistano Venezia

All'ottantunesima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, Luca Guadagnino ha presentato in concorso il suo ultimo film, Queer tratto dall'omonimo romanzo di William S. Burroughs. Affiancato dall’attore protagonista Daniel Craig, il regista ha raccontato la genesi e l'ispirazione dietro l'adattamento cinematografico di un'opera iconica della Beat Generation, che (Taxidrivers.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’incontro/colpo di fulmine con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, apre a William un mondo di possibilità, e gli mostra come, finalmente, può stabilire anche lui una connessione intima con qualcuno. (Cosmopolitan)

Luca Guadagnino al Festival di Venezia 2024 per presentare Queer, il suo ultimo film tratto dal romanzo di William S. Burroughs (Vogue Italia)

E in effetti già al suo arrivo in Laguna, Craig si è presentato con uno stile ben lontano da quello a cui aveva abituato l'ex 007. Per l'arrivo al Lido l'attore 56enne ha scelto un confort look con jeans e camicia bianca con maniche risvoltate. (Corriere della Sera)

Venezia 81, la recensione di Queer di Luca Guadagnino

Con Queer Luca Guadagnino tenta un’impresa al limite dell’impossibile, quella di ridurre in immagini il cut-up lisergico di William S. Burroughs; ne viene fuori un’opera attenta, misurata ma che non sempre riesce a scavare in profondità, nonostante un grande lavoro produttivo nell’utilizzo delle scenografie. (quinlan.it)

Tutto questo spiega perché il testo di Burroughs – scrittore a… Che sognava di portare sullo schermo il romanzo breve di William Burroughs (allora pubblicato in Italia con il titolo Diverso) da quando lo lesse la prima volta, a Palermo, a 17 anni. (la Repubblica)

Ora, lui metteva in campo anche gli “errori di percorso” e le “riprese avvelenate dall’odio o accecate dall’amore” – il che ci porta nei territori del gossip più che della critica – ma anche – e qui si sente la voce del critico che fu in principio – “uno scarto troppo forte tra intenzione ed esecuzione, un impantanarsi non percepibile o un’esaltazione ingannatrice”. (cinematografo.it)