Regeni, i testimoni: “Vedemmo Giulio sfinito dalle torture”

ROMA «Abbiamo visto Giulio Regeni il 28 e il 19 gennaio del 2016. Eravamo in carcere. È passato a cinque metri da noi. Era ammanettato, con le mani legate all’indietro. Aveva gli occhi bendati. Lo hanno portato in una stanza, per interrogarlo. Sentivamo che gli urlavamo: “Dove hai imparato a superare le tecniche per affrontare gli interrogatori?”. Aveva gli occhi bendati. Lo hanno portato in una … (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Queste le parole di Irene Regeni, sorella del ricercatore friulano, nel corso della sua testimonianza durante il processo a Roma sul sequestro, le torture e l’omicidio di Giulio Regeni. “Giulio era un ragazzo normalissimo. (Il Fatto Quotidiano)

Lo afferma nel video di un documentario mandato in onda da Al Jazeera, e proiettato oggi in aula al processo in corso a Roma per la morte del ricercatore, un cittadino palestinese che è stato detenuto in una struttura detentiva degli apparati egiziani. (L'Unione Sarda.it)

Un ex detenuto palestinese ha raccontato di aver visto Giulio Regeni prima e dopo un interrogatorio in carcere. "Dove hai imparato a superare le tecniche per affrontare l'interrogatorio? Dove hai... (Virgilio)

Processo Regeni, un testimone palestinese: "In carcere ho visto Giulio bendato e sfinito dalle torture, usavano la scossa elettrica"

"Due carcerieri" portavano Giulio "a spalla verso le celle. Ho visto un altro detenuto con la schiena blu per i segni di tortura". (L'HuffPost)

“Se non possiamo considerare ‘paese sicuro’, un paese dove vanno oltre un milione di italiani per le vacanze, facciamo ridere…”. Ma se ieri Salvini fosse stato nell’aula dove è in corso il processo a quattro 007 egiziani (il generale Tariq Sabir, i colonnelli Athar Kamal e Uhsam Helmi e il maggiore Magdi Ibrahim Abdel Sharif) accusati di aver sequestrato, torturato ed ucciso Giulio Regeni, il ricercatore friulano trovato cadavere in Egitto a gennaio del 2016, probabilmente le sue certezze sull’Egitto sarebbero più che vacillate. (LA NOTIZIA)

Ed a consegnarla è stato un cittadino palestinese, ex detenuto in un carcere a Il Cairo, il quale ha raccontato di aver visto il giovane ricercatore italiano durante la sua detenzione in Egitto "ammanettato con le mani dietro la schiena, con gli occhi bendati. (Il Giornale d'Italia)