Pulizia etnica, sete e «kill zone». Così funziona il genocidio di Gaza

I soldati israeliani la chiamano «kill zone» o «line of the dead bodies» e si estende fin dove l’occhio del cecchino può arrivare. Non ha confini precisi, la zona dei corpi morti ha frontiere immaginarie. Si trova all’altezza del corridoio Netzarim, una fascia di sette chilometri con cui Israele – da ben prima del 7 ottobre 2023 – spacca Gaza in due parti. È , in questo spazio dove non vige alcuna legge né politica né morale, che le unità dell’esercito israeliano giocano il loro tetro torneo della morte: vince chi ammazza più palestinesi possibile. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

«Le autorità e le forze israeliane hanno interrotto e in seguito limitato l’acqua corrente a Gaza; hanno reso inutile la maggior parte delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie di Gaza tagliando l’elettricità e limitando il carburante; hanno deliberatamente distrutto e danneggiato le infrastrutture idriche e igienico-sanitarie e i materiali per la riparazione dell’acqua; e hanno bloccato l’ingresso di forniture idriche essenziali». (Contropiano)

Il Segretario generale di Medici Senza Frontiere (MSF), Christopher Lockyear, ha dichiarato che Israele sta commettendo atti "compatibili con un genocidio" a Gaza e che ci sono "chiari segni di pulizia etnica" nella sua offensiva militare nel territorio palestinese, accuse che le autorità israeliane hanno denunciato come "bugie". (il Dolomiti)

Lo dice chiaramente, per la prima volta, Medici Senza Frontiere, nel suo ultimo report sul conflitto in … (Il Fatto Quotidiano)

Anche le ONG denunciano Israele di genocidio e pulizia etnica a Gaza

Distruzione nei pressi di un centro di Medici Senza Frontiere a Gaza - Msf (Avvenire)

Gli Stati Uniti hanno annunciato di non essere d'accordo con l'accusa di Human Rights Watch, secondo cui Israele sta compiendo "atti di genocidio" nella Striscia di Gaza danneggiando le infrastrutture idriche. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il 19 dicembre, HRW ha parlato di “atti di genocidio”, mentre MSF ha denunciato segnali di pulizia etnica a Gaza, delineando un quadro drammatico delle condizioni dei civili palestinesi. Le organizzazioni umanitarie Human Rights Watch (HRW) e Medici Senza Frontiere (MSF) hanno puntato i riflettori sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, sollevando accuse gravi contro Israele (Ultima Voce)