Bitcoin e dintorni, la corsa «folle»
Le ragioni di questo balzo sono essenzialmente tre. In primo luogo, la speranza di vincere simile a quella che spinge molti a giocare al lotto. In secondo luogo, l’arrivo della nuova amministrazione americana che vede di buon occhio le criptovalute e che quindi spingerà ad una loro regolamentazione. Inoltre eviterà che le criptovalute vengano considerate e quindi di finire sotto le sgrinfie del loro «mortale nemico», ossia della SEC. (Corriere del Ticino)
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Introduzione (Sky Tg24 )
Questa mattina, intorno alle 10:30, il valore del Bitcoin si avvicinava ai 99mila dollari, segnando un momento cruciale per la principale criptovaluta sul mercato. Tuttavia, nelle ore successive, il Bitcoin ha subito una leggera flessione, allontanandosi dal traguardo psicologico dei 100mila dollari. (Borse.it)
In particolare, BTC è sceso fino ai 91k, innescando una serie di liquidazioni forzate per oltre 337 milioni di dollari in posizioni long nelle ultime 24 ore. Ed è arrivato il giorno della correzione del prezzo di Bitcoin (Web Economia)
Fino al mese scorso non era che la principale delle criptovalute, sostanzialmente uno strumento di investimento che poteva servire a completare il portafoglio dei prodotti disponibili per gli investitori più smaliziati. (ilmessaggero.it)
I listini azionari statunitensi chiudono positivi: Dow Jones +0,3%%, S&P 500 +0,6%, Nasdaq +0,6%. La guerra dei dazi torna ad agitare i mercati, dopo gli avvertimenti di Donald Trump per un aumento delle tariffe sui prodotti importanit da Messico, Canada e Cina. (Milano Finanza)
Questa estate, invece, è arrivato a proporre la costituzione di una riserva federale in Bitcoin. Quando corse per la Casa Bianca nel 2016, definì i token digitali praticamente come fossero una stupidaggine. (InvestireOggi.it)