Giorgia Meloni accelera sul nucleare: «l'Italia sarà in prima fila, c'è bisogno di un mix energetico»

Giorgia Meloni accelera sul nucleare: «l'Italia sarà in prima fila, c'è bisogno di un mix energetico»
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ilgazzettino.it INTERNO

Giorgia Meloni rilancia una diversa prospettiva energetica in Italia, «il nucleare può cambiare le carte in tavola». Secondo la premier «abbiamo bisogno di un mix energetico equilibrato per migliorare il processo di transizione. Dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie disponibili. Non solo le rinnovabili, ma anche il gas, i biocarburanti, l'idrogeno, la cattura della Co2 e, in futuro, la fusione nucleare che potrebbe produrre energia pulita, sicura e illimitata», ha detto ieri nella missione lampo a Baku, per parlare alla Cop29, la Conferenza dell'Onu sul clima che si è aperta nella capitale dell'Azerbaigian. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altre testate

A confermare l'orientamento è la figura che Trump ha individuato per guidare l'Epa, l'agenzia che fa da ministero dell'ambiente negli States. La vittoria di Donald Trump non è un buon segno per chi propone ricette ambientaliste contro il cambiamento climatico. (Italia Oggi)

Abbiamo intervistato lo scienziato tedesco Niklas Höhne: l’elezione di Trump non è un bene per le politiche climatiche, farà esattamente il contrario di quello che dobbiamo fare (Sky Tg24 )

La prima settimana di lavori del vertice mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la Cop29 quest'anno ospitata dall'Azerbaigian a Baku, il progetto dell'Atlante delle foreste di AzzeroCO2 e Legambiente, e la crescita dell'industria dei rifiuti. (Il Sole 24 ORE)

Cop29: divergenze sugli impegni finanziari, il coraggio delle Barbados

Pochi leader al vertice sul Clima delle Nazioni Unite ma la macchina va avanti. (Sky Tg24 )

Nel suo discorso Meloni tira fuori una “ricetta” per la transizione fatta di svariate cose diverse, ma unite dalla stessa caratteristica: l’inutilità ai fini della transizione. (Il Fatto Quotidiano)

Questo significa che i Paesi poveri hanno ritenuto inadeguata la proposta fatta preparare dall’ONU ad Australia ed Egitto in vista della COP29, e preferito sfidare il nord del mondo a rispettare l’accordo di Parigi con impegni economici più adeguati e concreti. (Vatican News - Italiano)