Chi è Leonardo Donno, il deputato M5s aggredito in Aula. L’idraulico salentino prestato alla politica è un fedelissimo di Conte

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La Repubblica INTERNO

Botte in aula al deputato M5s Leonardo Donno "reo" di aver tentato di consegnare una bandiera dell’Italia al ministro Roberto Calderoli. Dai banchi della destra è partita la rappresagnia con il leghista Igor Iezzi che avrebbe colpito Donno, 39 anni ancora da compiere. Fedelissimo di Giuseppe Conte, il deputato è originario di Galatina, nel Salento, dove lavorava come idraulico (ed ha ancora l'im… (La Repubblica)

Su altri media

Quel che è accaduto ieri è qualcosa che in dieci anni di attività Parlamentare non solo non avevo mai visto ma non mi ero neanche immaginato che potesse accadere. Abbiamo chiesto che venisse modificato il verbale, ma la maggioranza ha avuto il coraggio di votare contro. (Il Fatto Quotidiano)

''Il comunismo ha fatto migliaia di morti. Bella Ciao richiama il comunismo e quindi, cantare il comunismo in Aula, richiama un periodo tragico, nero, oscuro della storia. (Adnkronos)

Oltre ai commessi della Camera, però, sono intervenuti anche molti deputati della maggioranza. La tensione era già decisamente alta nel dibattito sull'autonomia differenziata. (Fanpage.it)

Il leghista è quello che mercoledì sera ha tentato di colpire in aula il deputato del Movimento 5 Stelle, come da lui stesso ammesso, mancandolo. Nel parapiglia indegno scatenatosi in aula, Donno è crollato a terra e uscito da Montecitorio in carrozzina. (Liberoquotidiano.it)

Riprendono i lavori, la seduta sul ddl Autonomia alla Camera e il premierato al Senato. E ripartono le polemiche e le proteste. (la Repubblica)

“Il vertice del G7 e la rissa alla Camera sono notizie che vanno tenute insieme – afferma Maurizio Molinari direttore di Repubblica ospite di “L’aria che tira” su La7 - perché un paese quando ospita un summit internazionale è sotto lo sguardo delle opinioni pubbliche del mondo, c’è grande attenzione e curiosità per come Giorgia Meloni presiederà il G7 su temi quali l’Ucraina, la Russia, il Medio Oriente e anche il diritto all’aborto. (la Repubblica)