G7, Tajani sul mandato di arresto per Netanyahu: “Dobbiamo capire le regole”

G7, Tajani sul mandato di arresto per Netanyahu: “Dobbiamo capire le regole” Il ministro degli Esteri: "La decisione della Corte penale internazionale è difficilmente applicabile" Getting your Trinity Audio player ready... FIUGGI – “Per applicare gli obblighi della sentenza della Cpi, bisogna capire bene quali sono questi obblighi. Se si capiscono quali sono le regole saremo pronti a rispettarla. Ma almeno finché in carica, il mandato d’arresto per Netanyahu è inapplicabile”. (Dire)

Ne parlano anche altri media

Al G7 posizione unitaria su Cpi: Israele rispetti diritto umanitario 26 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Esso incarna lo scetticismo di lunga data degli Stati Uniti nei confronti della Cpi e di simili organismi giudiziari internazionali, in particolare rispetto alla loro pretesa di esercitare la propria giurisdizione sui cittadini americani senza il consenso esplicito del Congresso degli Stati Uniti. (L'HuffPost)

L'incriminazione della Corte Internazionale produce una situazione grottesca: le Cancellerie al lavoro per una soluzione del conflitto che dovessero incontrare Netanyahu si troverebbero davanti un latitante da arrestare (il Giornale)

Il G7 si arrampica sugli specchi. "Netanyahu non è un terrorista, ma bisogna rispettare il diritto internazionale"

Arrestare o no il Premier israeliano Netanyahu, dopo la decisione della Corte Penale Internazionale? E il tema al centro della puntata de “Il rosso e il nero”, in onda mercoledì 27 novembre su Rai Radio1 in diretta alle 11.30. (Rai Storia)

D’altro canto, Netanyahu sta producendo ormai da troppo tempo un vero e proprio massacro genocidario contro il popolo di Gaza e giustifica questo orrore con i logori argomenti del diritto di Israele di difendersi e della lotta israeliana contro il terrorismo. (Radio Radio)

Da un lato, ci sono le delegazioni del G7, riunite a Fiuggi, che si arrovellano fino all’ultimo minuto per trovare una frase da inserire nel comunicato finale sulla questione del mandato d’arresto spiccato dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier Benjamin Netanyahu, pur sapendo di pensarla in modi molto diversi. (L'HuffPost)