Super tifone Man-Yi devasta il nord delle Filippine

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ESTERI

Il super tifone Man-Yi, con venti che raggiungono i 240 chilometri orari, ha colpito duramente la parte settentrionale delle Filippine, provocando l'evacuazione di oltre un milione di persone. La provincia di Quezon, in particolare l'isola di Jomalig nelle isole Polillo, è stata dichiarata in stato di massima allerta. Man-Yi è il sesto ciclone tropicale che colpisce l'arcipelago in un solo mese, un evento senza precedenti che ha messo a dura prova le capacità di risposta delle autorità locali.

Nelle ore precedenti l'impatto, il tifone aveva già causato ingenti danni sull'isola di Catanduanes, sradicando alberi, abbattendo linee elettriche e distruggendo abitazioni fragili. Le raffiche di vento, che hanno raggiunto i 230 chilometri orari, hanno lasciato la provincia in un blackout totale, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso. Le autorità meteorologiche hanno avvertito che l'impatto del tifone è potenzialmente letale, esortando la popolazione a cercare rifugio in luoghi sicuri.

La furia del tifone ha colpito anche l'isola principale di Luzon, dove le mareggiate hanno devastato le coste, causando ulteriori evacuazioni. Le immagini della protezione civile mostrano scene di distruzione, con edifici ridotti in macerie e strade impraticabili. La situazione è particolarmente critica nelle aree rurali, dove le infrastrutture sono meno robuste e le risorse per l'emergenza sono limitate.

Il governo filippino ha mobilitato tutte le risorse disponibili per fronteggiare l'emergenza, ma la portata della devastazione rende difficile raggiungere tutte le zone colpite. Le squadre di soccorso stanno lavorando incessantemente per portare aiuto alle persone intrappolate e per ripristinare i servizi essenziali.