Morto Roberto Gervaso: lo scrittore e giornalista aveva 82 anni
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Roberto Gervaso è nato a Roma il 9 luglio 1937.
Tra il 1965 e il 1970 firma, insieme a Montanelli, i primi sei volumi della «Storia d'Italia» edita da Rizzoli, acquisendo grande notorietà.
Anthology Morto Roberto Gervaso: lo scrittore e giornalista aveva 82 anni. Dopo lo straordinario successo di vendite di «Cagliostro», Gervaso ha pubblicato altre sei biografie storiche da Nerone a Casanova, dai Borgia a Claretta Petacci, tutti volumi usciti tra gli anni '70 e '80 da Rizzoli. (Notizie - MSN Italia)
Ne parlano anche altri giornali
"La morte di Roberto Gervaso priva l'Italia di una autentica fonte di cultura,sapere e intelligenza. Quella di Gervaso è stata una figura molto nota - anche per il suo papillon e per gli aforismi - al pubblico televisivo. (AGI - Agenzia Italia)
Lascia la moglie Vittoria e la figlia Veronica, giornalista del Tg5. E’ stato anche un popolare personaggio della tv dove appariva sempre con il suo immancabile papillon ed è noto per i suoi aforismi. (L'HuffPost)
Proprio lei lo ha salutato su Twitter scrivendo: “Sei stato il più grande, colto e ironico scrittore che abbia mai conosciuto. E io ho avuto la fortuna di essere tua figlia. (Virgilio Notizie)
Di sicuro non rientrava nelle due categorie su cui ironizzava: «C’è’ chi crede di essere un grande scrittore perché tutti lo leggono; e c’è chi crede di essere un grande scrittore perché nessuno lo legge». (Il Gazzettino)
Maggio 2018, Roberto Gervaso ci racconta il suo profondo legame con Indro Montanelli per l’uscita dei volumi che scrissero insieme per la Storia d’Italia, riproposta in quei giorni dal «Corriere» . È una giornata di sole romano, Gervaso ricorda bene: «Mi chiamava Robertino… e mi spiegò il metodo di lavoro nel 1964 per la Storia d’Italia: “Hai presente il monumento a Garibaldi? (Corriere della Sera)
Tra il 1965 e il 1970 firma insieme a lui i primi sei volumi della “Storia d’Italia” edita da Rizzoli, acquisendo grande notorietà. Mattarella: uomo "di finissima cultura, protagonista, per lunghi anni, del giornalismo e della vita culturale del nostro Paese". (Il Fatto Quotidiano)