Meloni critica i dazi Usa: "Decisione sbagliata, ma l'impatto è affrontabile"

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Le parole rassicuranti del presidente del Consiglio, pronunciate mentre le Borse europee subivano un tracollo generalizzato, non hanno impedito a Milano di chiudere come la peggiore in Europa, con un calo del 6,53%. Se Londra ha visto l’Ftse 100 cedere il 4,94% e Parigi il Cac 40 scendere del 4,26%, Francoforte non è andata meglio, con il Dax in picchiata del 5,32%. Numeri che, seppur drammatici, sembrano quasi ridimensionati dal commento di J. D. Vance, vicepresidente americano, il quale ha dichiarato di aspettarsi un esito peggiore.

Diverso il tono di Donald Trump, che ha invece colto l’occasione per esaltare le opportunità di guadagno in un momento di turbolenza. Ma al di là dell’aplomb della politica statunitense, i mercati hanno reagito con nervosismo all’annuncio del cosiddetto Liberation day, l’imposizione di dazi che rischia di alterare gli equilibri commerciali globali. Il Fondo monetario internazionale non ha usato giri di parole, definendolo un fattore di "rischio significativo" per l’economia mondiale, mentre le prime stime italiane prefigurano una contrazione del Pil.

Giorgia Meloni, pur riconoscendo che la decisione di Washington è "penalizzante" per l’Italia, ha cercato di smorzare i toni, invitando a evitare allarmismi che potrebbero rivelarsi più dannosi dei dazi stessi. "L’impatto è affrontabile", ha sottolineato, senza però nascondere la necessità di adottare contromisure. Tra queste, una possibile revisione del Green deal europeo, considerato da molti un ulteriore freno alla competitività delle imprese.

Intanto, il governo è alle prese con la ricerca di risorse per mitigare gli effetti della crisi. La richiesta di Eurobond, avanzata in sede europea, dimostra la difficoltà di trovare soluzioni interne, in un contesto già segnato da tensioni finanziarie. I 47 miliardi bruciati in Borsa in poche ore azzerano quasi del tutto i guadagni accumulati dall’inizio dell’anno, un colpo durissimo per un’economia che fatica a riprendersi.