I valori di Borsa italiana e spread oggi 6 novembre 2024

Europa contrastata in attesa di Wall Street. Milano è risalita a +0,15% dopo un breve momento di calo al giro di boa. Lo spread Btp-Bund sale a 128,4 punti con il rendimento annuo italiano al 3,69%. Europa contrastata a metà giornata, nonostante i future brillanti a Wall Street sulla scia del successo elettorale di Donald Trump. Milano è risalita a +0,15% dopo un breve momento di calo al giro di boa. (Lettera43)

La notizia riportata su altri media

L’andamento delle principali piazze finanziarie europee e delle Borse internazionali, i casi più rilevanti della giornata sui mercati finanziari, analizzati dai giornalisti de Il Sole 24 Ore (Il Sole 24 ORE)

Dopo due ore di scambi dimezzano il rialzo Milano (+0,5%) e Francoforte (+0,6%), Parigi e Londra (+1,1% entrambe), mentre amplia il calo Madrid (-1,65%). Si sgonfia l'effetto Trump sui principali listini europei. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Stabile a 124,8 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 4,3 punti al 3,62% e quello tedesco di 4,6 punti al 2,37%. Milano guadagna l'1,3%, Francoforte e Londra l'1,5% e Parigi il 2,1%. (Tuttosport)

Milano chiude in rosso post elezioni

La valanga Trump si è abbattuta sui mercati con effetti opposti sull’azionario europeo e statunitense: i listini continentali chiudono in ribasso una seduta molto volatile e partita sotto buoni auspici, ma che ben presto ha cambiato passo; Wall Street vola e brucia nuovi massimi, galvanizzata da una vittoria schiacciante alle elezioni presidenziali del candidato repubblicano che promette stabilità e manica larga. (FIRSTonline)

Effetto Trump sulle Borse europee: chiusura pesante per la Borsa di Milano, con il Ftse Mib che cede l’1,54% a 33.940 punti, l’all-share ha terminato a -1,46% (36.023 punti), mentre il Ftse Italia Growth a -1,07% (7.824 punti). (Bizjournal.it - Liguria)

Sul fronte dei dati macroeconomici, le imprese dell'Eurozona hanno iniziato l'ultimo trimestre del 2024 in stagnazione, con le due più grandi economie del blocco della moneta unica, la Germania e la Francia, che hanno riportato livelli di contrazione dell'attività economica che hanno controbilanciato le espansioni riportate dagli altri Paesi. (Milano Finanza)