Honda CUV e: la famiglia elettrica cresce
CUV e: è uno scooter pensato per chi affronta quotidianamente il contesto urbano. Grazie alle due batterie amovibili Honda Mobile Power Pack e:, che alimentano il propulsore E-Drive da 6 kW - montato lateralmente -, permette di raggiungere una velocità massima di 83 km/h, abbinata a un’autonomia di oltre 70 km (test interni Honda). La ciclistica è costituita da un telaio in tubi d’acciaio, forcella con steli da 31 mm, una coppia di ammortizzatori al retrotreno e ruote da 12”. (EICMA)
La notizia riportata su altri media
All’EICMA 2024 di Milano, Honda non si limita a mostrare nuovi esemplari: disegna una visione per il futuro della mobilità su due ruote. Fonte: Ufficio Stampa Honda La Honda EV Fun è uno dei concept svelati all'EICMA 2024 (Virgilio)
La casa giapponese ha dichiarato ormai da tempo di voler raggiungere la neutralità carbonica per tutti i suoi prodotti motociclistici già a partire del 2040. Per raggiungere questo risultato ha deciso di partire già dal 2024 con la vendita di motociclette elettriche e di lavorare sul miglioramento dell’efficienza dei motori endotermici. (DMove.it)
Con questo scooter, Honda compie un ulteriore passo verso l'obbiettivo di raggiungere la neutralità carbonica della gamma entro il 2050. A differenza dell’EM1 e: nato per facilitare brevi tragitti come quello casa-scuola, CUV e: è un mezzo più potente, pensato per un pubblico adulto e in grado di offrire prestazioni analoghe a quelle di uno scooter 125. (inSella)
Leggi tutta la notizia Sedici modelli per il 2025. (Virgilio)
L'anno cruciale però, è proprio quello in corso: Honda ha infatti indicato il 2024 come il primo anno per il lancio globale delle sue motociclette elettriche e ha avviato un ingresso su larga scala nel mercato EV, considerando la finestra 2024-2026 come periodo di ingresso e oltre il 2026 come periodo di espansione commerciale. (inSella)
Quest’ultime sono ottenute grazie in particolare al compressore elettrico, un dispositivo già applicato in ambito automobilistico e utilizzato come complemento al normale turbocompressore azionato da gas di scarico per sostenere la pressione di sovralimentazione ai regimi più bassi, sia per incrementare la risposta sia per fornire più aria nei transitori e compensare così quei decimi di ritardo necessari al turbo per raggiungere il regime capace di generare una pressione ottimale. (Il Messaggero - Motori)