La Russia ha perso la Siria per la crisi economica che la affligge
La velocità con cui i ribelli capeggiati da Mohammed al-Jolani hanno conquistato la Siria e sbriciolato il regime degli Assad dopo 54 anni spiega più che le vulnerabilità (note) di Damasco, la crisi della Russia. Il Paese era da decenni nei fatti un protettorato iraniano e sotto la tutela di Mosca. Tant’è che l’ormai deposto dittatore Bashir al-Assad ha ottenuto insieme ai familiari più stretti asilo politico proprio da Vladimir Putin (InvestireOggi.it)
Ne parlano anche altri giornali
Il presidente del Comitato di Difesa della Duma di Stato russa, Andrey Kartapolov, ha recentemente dichiarato con fermezza che qualsiasi attacco alle basi militari russe in Siria riceverà una risposta immediata e decisa. (Ultima Voce)
Red – (Notizie Geopolitiche)
Un dilemma che mette a nudo l’estrema debolezza del presidente russo: aspira a riportare il suo Paese ad essere una superpotenza capace di rivaleggiare alla pari con Stati Uniti e Cina, ma non è neppure in grado di combattere contemporaneamente su due fronti, di cui quello siriano era comunque debole. (Corriere della Sera)
Tuttavia, un incontro tra Putin e il deposto presidente siriano non è in programma, secondo quanto riferito da Ria Novosti. Peskov ha dichiarato: «Non esiste un incontro del genere nel programma ufficiale del presidente. (Gazzetta del Sud)
La stampa internazionale (quella italiana, nell'occasione, pare un poco più avveduta) abbonda in queste ore di articoli sull'umiliazione subita dalla Russia di Vladimir Putin in Siria con la cacciata di Bashar al-Assad. (Inside Over)
Secondo molti osservatori, anche interni alla Russia, è stata la guerra in Ucraina a indebolire la presenza in Siria (Sky Tg24 )