Si ferma (per ora) la corsa di Wall Street. L’Ue teme il team che spingerà i dazi
Arriva la prima battuta di arresto per Wall Street, insieme alla paura crescente per i listini Ue e alla frenata per bitcoin che, dopo aver sfiorato i 90mila dollari ha invertito la rotta viaggiando pur mantendendo i livelli record oltre gli 85mila dollari. I listini europei lo aveva, per la verità, messo in conto, di dover scontare le politiche protezionistiche del Trump 2.0 ancora da venire. Ma ora che sembra prendere forma, tra indiscrezioni e annunci, “il team dei Falchi” chiamato a trasformare le promesse in azioni, se ne vedono anche i segni sul mercato. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
Il Dow Jones ha perso lo 0,86% a 43.911 punti, mentre l’S&P500 ha subito una flessione dello 0,29% a 5.984 punti. Segno meno anche per il Nasdaq (-0,09% a 19.281 punti). (SoldiOnline.it)
Anche il fatto che Elon Musk, un altro sostenitore delle criptovalute, sia dalla parte di Trump ha contribuito all'evoluzione. «Donald Trump si è già dimostrato un amico delle criptovalute durante la campagna elettorale e la vittoria ha alimentato i prezzi». (Corriere del Ticino)
Nei grafici la mappa dei settori e dei paesi più colpiti (tra cui c’è anche l’Italia dietro a Cina e Germania) dalle scelte strategiche sul fronte del commercio mondiale. Ma mancano le quantità e manca anche una mappa definitiva del potere del nuovo presidente. (Corriere della Sera)
Dow Jones Caterpillar (Finanza Repubblica)
Titoli del Tesoro statunitensi e Borse europee giù. In fondo, per l’insediamento del nuovo Presidente bisogna attendere il 20 gennaio. (Corriere della Sera)
Dow Jones New York (LA STAMPA Finanza)