Perché Sinner può diventare lo sportivo italiano più famoso di sempre

Perché Jannik Sinner è il più amato dagli italiani? Ho molto rispetto delle radiografie del “fenomeno” che molti si sentono in dovere di effettuare. Ed è un piacere leggerne i relativi referti sulle tv, nei giornali, sui siti, ormai non soltanto italiani. Ma onestamente credo che non aggiungano molto alla risposta telegrafica al quesito: perché vince ed è un bravo ragazzo. Approfondirei il primo concetto: la supremazia mondiale. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altre testate

Un 2024 chiuso proprio come l’aveva aperto: Jannik Sinner trionfa alle Finals disputate a Torino e chiude un anno che ricorderà per sempre, il cui ricordo è da tramandare ai nipotini. Un doppio 6-4 per sbarazzarsi nell’ultimo atto contro Taylor Fritz e conquistare così il torneo più importante dopo gli Slam. (MilanLive.it)

L… (la Repubblica)

Oggi Jannik Sinner è diventato grande. Grandissimo, anzi: numero 1 al mondo, due slam vinti e, ieri (17 novembre), pure le Atp Finals, il torneo di fine anno in cui i primi otto tennisti della classifica mondiale si sfidano. (Prima Bergamo)

Consigli non richiesti. Caro Jannik sarai sempre un campione. Anche e soprattutto se...

Un confronto che resterà l’ultimo arbitrato dal bergamasco d’adozione nel circuito Atp. Domenica nella serata che ha incoronato Jannik Sinner alle Atp Finals, c’è stato spazio per altre emozioni. (L'Eco di Bergamo)

Una settimana da incorniciare, quella che Jannik Sinner ha vissuto a Torino, alle ATP Finals. Un torneo in cui il numero uno arrivava da chiaro favorito e sul campo i pronostici sono stati confermati, esprimendo, da parte sua, una superiorità ancor più schiacciante del previsto, non lasciando nemmeno le briciole ai propri avversari. (SportItalia.it)

Jannik Sinner è forte, fortissimo. Bravo, bravissimo. Di più: «Ingiocabile», come dice l’ex mito azzurro e oggi commentatore tv Adriano Panatta. Nel senso che per batterlo ci vorrebbe un extraterreste, sempre che nelle altre galassie si giochi a tennis. (Avvenire)