Quanti e quali moduli Conte ha cambiato durante una stagione? I dati in panchina da Bari al Napoli | FOCUS

Antonio Conte cambierà sistema di gioco del Napoli? Sul tema bisogna fare una doverosa premessa. Lo schieramento in campo di una squadra non è fisso. Bensì cambia a seconda delle situazioni di gioco nonché delle zone da occupare. Gli azzurri è vero che stanno adottando un 3-4-2-1 ma bisogna tenere conto anche di quando gli avversari hanno la palla. Per questo motivo, non è corretto parlare di cambio modulo in generale. (CalcioNapoli24)

Ne parlano anche altri media

Bastano pochi secondi di Juve-Napoli per averne la conferma: Conte gioca con la difesa a 4. Quel giorno si inventò la BBC: oggi, forse, ha dato vita a un’altra sigla altrettanto… solida (Sky Sport)

Bello vedere gli abbracci dopo i gol, dimostrazione che il gruppo ci tiene tantissimo a dare un segnale che quanto fatto l’anno scorso è tutto dimenticato. Il Napoli sta crescendo e si è visto anche contro il Palermo, è in salute sia fisicamente che mentalmente. (CalcioNapoli1926.it)

Calciomercato Juve, la RIVOLUZIONE in uscita continua: LORO possono essere i prossimi a salutare (Juventus News 24)

Conte, conversione ad un’idea che non avrebbe mai sospettato venti giorni fa

Il tecnico salentino, infatti, quasi come fosse un segno del destino, ha impresso una importante svolta tattica in Juventus-Napoli passando dalla difesa a tre a quella a quattro. Quella di sabato scorso potrebbe essere una partita da ricordare nella carriera da allenatore di Antonio Conte (Today.it)

No, non è stato un fuoco di paglia. Quattro giorni dopo lo 0-0 contro la Juventus, la gara della svolta tattica, il Napoli è sceso nuovamente in campo con la difesa a quattro e il 4-2-3-1. Adepto della difesa a tre, il tecnico salentino ha cambiato modulo e ora è pronto a proseguire sulla strada intrapresa. (Goal Italia)

Verona, 3-0, sembra già appartenere ad un passato lontanissimo, come se fosse una protesi dell’anno scorso, ma da quel 18 agosto di cose ne sono cambiate mentre Conte è rimasto se stesso, con le sue sicurezze, con le sue abitudini, con quella cultura del lavoro che può svilupparsi liberamente". (CalcioNapoli1926.it)