Al G7 posizione unitaria su Cpi: Israele rispetti diritto umanitario

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Al G7 posizione unitaria su Cpi: Israele rispetti diritto umanitario 26 novembre 2024 Fiuggi, 25 nov. - A conclusione del G7 di Fiuggi, il ministro degli Esteri Tajani ha annunciato che è stata raggiunta una posizione unitaria sul mandato contro il premier israeliano Netanyahu della Corte penale internazionale. "Nell'esercizio del proprio diritto di difesa Israele è tenuto in ogni caso a rispettare gli obblighi derivanti dal diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario, ribadiremo il nostro impegno e rispettermo i nostri obblighi sottolineando che non ci può essere nessuna equivalenza fra lo il gruppo terroristico di Hamas e lo Stato di Israele", ha detto Tajani, leggendo le conclusioni unitarie. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

FIUGGI – “Per applicare gli obblighi della sentenza della Cpi, bisogna capire bene quali sono questi obblighi. Se si capiscono quali sono le regole saremo pronti a rispettarla. Ma almeno finché in carica, il mandato d’arresto per Netanyahu è inapplicabile”. (Dire)

Fiuggi, 26 nov. Non tutto, al momento, sembra chiaro: ci sono “molti dubbi giuridici” e l’applicazione delle decisioni della Corte resta per ora “molto teorica”, ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. (Agenzia askanews)

Dall’altro, c’è il lento prendere f… (L'HuffPost)

Arrestare o no il Premier israeliano Netanyahu, dopo la decisione della Corte Penale Internazionale? E il tema al centro della puntata de “Il rosso e il nero”, in onda mercoledì 27 novembre su Rai Radio1 in diretta alle 11.30. (Rai Storia)

Leggiamo sui principali quotidiani nazionali e internazionali che la Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di cattura contro Netanyahu, accusato di crimini di guerra, con i versi del poeta orazio Nunquist Bibendum. (Radio Radio)

Anche l’Unione europea prende posizione sul mandato d’arresto spiccato dalla Corte Penale Internazionale de L’Aia nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. (Il Fatto Quotidiano)