Il posto di Ruffini scatena gli appetiti del centrodestra. Ma Meloni e Giorgetti alzano un muro (di P. Salvatori)
Ernesto Maria Ruffini è finito nel tritacarne. È bastato che lunedì il direttore dell’Agenzia dell’Entrate parlasse di politica e invitasse i “cattolici a scendere nell’agone”, perché “per difendere la democrazia non si può essere solo spettatori”, per innescare il cannoneggiamento del centrodestra. I giornali d’ar… (L'HuffPost)
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"Il clima è cambiato", dice in una intervista al Corriere della Sera. Il direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini lascia l'incarico. (Tiscali Notizie)
Sono passati due anni di legislatura e ne dovrebbero trascorrere altri tre prima di tornare alle urne. Anzi, tutti gli indicatori descrivono una situazione di stabilità nonostante la maggioranza si mostri in affanno e sia quotidianamente attraversata da tensioni tra partiti alleati. (Corriere della Sera)
Pare passato un secolo, eppure solo pochi mesi fa, a sinistra, si parlava del modello «Front national» o della «Kamala italiana» cercando fuori ciò che si voleva essere in casa. (La Stampa)
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini lascia il suo incarico. Lo annuncia questa mattina in una intervista al Corriere della Sera. (L'Unione Sarda.it)
Ernesto Maria Ruffini ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di direttore dell'Agenzia delle Entrate, incarico che ricopriva dal 2020. (Fanpage.it)
«Dobbiamo ascoltare, dare voce alle persone». Comincia con queste parole, apparentemente di basso profilo, Ernesto Ruffini, ora direttore delle Agenzie delle Entrate, ma da settimane osservato speciale di chi, soprattutto a sinistra, è alla ricerca di una personalità capace di ricomporre la diaspora centrista e magari il centrosinistra, rifacendo il miracolo che, ormai quasi vent’anni fa, fece Romano Prodi (non a caso grande amico e principale sponsor di Ruffini). (Liberoquotidiano.it)