Nasce a Legnano il Comitato Alto Milanese per i 5 Referendum: "Non c'è colore politico, ma solo diritti"
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Una battaglia di civiltà che riguarda tutti, a partire dai giovani e dai pensionati che hanno figli costretti a confrontarsi con un lavoro povero e precario. Una lotta oggi più che mai attuale, che parla di democrazia in un momento globale critico, segnato dalla guerra. Anche per questo l’Anpi, così come tante associazioni del territorio, ha aderito al comitato referendario dell’Alto Milanese: il primo costituito nel comprensorio della Cgil Ticino Olona. (LegnanoNews)
Se ne è parlato anche su altri media
Ne ha parlato nel corso di una conferenza stampa nella sede del sindacato a Roma il segretario della Cgil, Maurizio Landini. (Cremonaoggi)
Il perno è la Cgil, ma dentro ci sono il Pd, i Cinque Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra e una serie di associazioni, dall’Arci e l’Anpi al mondo cattolico di Sant’Egidio e del centro Arrupe. (la Repubblica)
Come spiegato dai membri, il comitato è formato da un gruppo di volontari, uniti in una forma apartitica per questo diritto e per sensibilizzare i cittadini al voto. Presenti alla conferenza le consigliere comunali Nancy Pederzani e Teresa Caso, il direttore ufficio migrantes Enrico Fantoni e il portavoce della consulta intercultura Ketan Tiwari. (Cremaonline)

L’8 e il 9 giugno 2025 l’Italia torna ai seggi, perché si terranno cinque referendum abrogativi. I quesiti referendari riguardano la cittadinanza italiana per stranieri extracomunitari, il contratto di lavoro a tutele crescenti e la disciplina dei licenziamenti illegittimi, i licenziamenti e le relative indennità nelle piccole imprese, la responsabilità solidale negli appalti. (Italia che cambia)
Un pomeriggio pensato per unire impegno e convivialità, con dj set, food truck, area bimbi e momenti di approfondimento “per dire con forza che il voto è la nostra rivolta”, scrivono gli organizzatori del Comitato 5 sì Cremona. (Cremonaoggi)
Il Comune di Trento rende noto che in occasione dei referendum popolari abrogativi su cinque quesiti in programma domenica 8 e lunedì 9 giugno, gli elettori che - per motivi di studio, lavoro o cure mediche - si trovano in un comune di una provincia diversa da quella del comune di iscrizione elettorale per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data delle consultazioni referendarie, possono chiedere di votare nel comune di domicilio temporaneo. (l'Adige)